17/05/2021 - Il giglio del moloncello di Pierandrea Cazzaniga - Sindaco del Comune di Manerbio dal 1973 al 1975.
Dall’introduzione di Guido Costa pag. 15:
“Quando Dialma mi ha telefonato parlandomi di un libro da scrivere, partendo da tre librettini, assemblaggio di ciò che il marito ha ricostruito della sua vita frugando fra ricordi ed emozioni, la mia allergia alla memorialistica dei bei tempi andati si è fatta subito sentire. Ho temuto che anche lei ci fosse cascata: per amore del marito, ovviamente, o per il desiderio di lasciare ai nipoti un ricordo del nonno affidato non soltanto a qualche foto; o per lasciare traccia di lui in una comunità in cui si era speso, in oratorio prima, nei gruppi culturali poi, e in politica, e si, anche lui nell’amministrazione locale, sindaco tra il 1973 e il 1975.
Ma poi li ho letti questi tre librettini. La storia di Pierandrea è davvero un po’ speciale, ricostruita con tanti fatti e pochi aggettivi. Si, voglio scriverlo questo libro. Cercando di sparire e lasciar parlare lui.”
Estratto dalle pagine 77/78:
“La maggioranza consiliare chiede a me di accettare l’incarico di sindaco, almeno fino alla scadenza elettorale del 1975. Ci devo pensare bene. Lavoro a Brescia, dò lezioni di matematica e merceologia alle scuole serali per Geometri e Ragionieri delle Acli; e sono fidanzato con Dialma alla quale l’idea che diventi Sindaco non piace proprio. La situazione politica locale si è però davvero complicata e non sembrano esserci altre soluzioni praticabili. Vengo eletto il 6 luglio, alla prima votazione, con i 14 voti della maggioranza mentre gli 11 voti della minoranza vanno ad un esponente socialista.
Mi restano circa due anni per affrontare e risolvere numerosi problemi. Con il segretario comunale Migliorati, ormai prossimo alla pensione, scelgo il suo successore puntando su un giovane molto preparato, Beniamino Udeschini. Mi affianca nell’interpretazione delle leggi, vigilando sulla correttezza degli atti e aiutandomi a capire a quali risorse posso appoggiarmi nell’azione amministrativa. Affidabile, sicuro nel dare consigli e molto rispettoso delle prerogative del Sindaco e della Giunta il suo si rivela un contributo davvero importante.
I problemi maggiori vengono dall’edilizia con la necessità di far rispettare il nuovo programma di fabbricazione, che comporta la novità stravolgente del piano di urbanizzazione e del pagamento in capo ai privati degli oneri di urbanizzazione primaria (strade, fognature, rete gas ed acqua) e secondaria (scuole, impianti sportivi e culturali) fino ad allora le opere le pagava il comune. Per l’edilizia pubblica è in vigore la legge 167, che dà ai comuni la possibilità di espropriare il terreno su cui possono essere costruite le case popolari.
Analoga possibilità riguarda la creazione di zone artigianali/ industriali attraverso il Piano degli insediamenti Produttivi.
Grazie alla collaborazione dell’assessore regionale Vittorio Sora, bresciano originario di Quinzano d’Oglio, quello di Manerbio è tra i primi ad essere realizzato in Lombardia. Ci sono situazioni da chiarire anche in seno alla commissione comunale igienico-edilizia, controllata da tecnici locali troppo sensibili agli interessi dei privati. Decidiamo di mettere in commissione un solo tecnico, un architetto, che s’impegna a non fare progettazione per i privati ma solo per il comune. E le cose cominciano a migliorare. Realizziamo l’ampliamento delle Scuole Elementari con tre nuove aule e la palestra e quello della Scuola Materna; completiamo la sede della scuola professionale. Tre tecnici diversi si misurano sul progetto delle scuole medie, ed un quarto tecnico esterno sceglie il migliore, che viene realizzato.
Stesso metodo per il progetto dell’asilo nido comunale, che realizziamo con un contributo regionale.
Facciamo poi partire l’assistenza domiciliare agli anziani con il coordinamento di una assistente sociale, la distribuzione del pasto caldo a chi ne fa richiesta e un aiuto per i lavori domestici. Prepariamo anche progetti che saranno le future amministrazioni a valutare e decidere se e come realizzare: uno studio su tutti gli impianti sportivi e sulle maggiori necessità di manutenzione; il progetto di una piscina coperta, il progetto della nuova sede della Casa di Riposo; l’indicazione urbanistica per la realizzazione del nuovo ufficio postale e per la costruzione della nuova Caserma dei Carabinieri.”