06/02/2024 - Sulla compatibilità col diritto dell’Unione europea degli incentivi alla produzione di energie rinnovabili
Energia elettrica e energia in genere – Energia rinnovabile – Incentivi – Unione europea – Diritto dell’Unione europea e legislazione degli Stati membri - Rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia UE
Va rimessa alla Corte di giustizia dell’Unione europea la seguente questione pregiudiziale:
dica la Corte di giustizia se i principi recati dall’art. 3 della direttiva 2001/28/CE e dall’art. 4 della direttiva 2018/2001/UE ostano o non ostano a una normativa interna, quale l’art. 7, comma 7, del decreto del Ministero dello sviluppo economico del 4 luglio 2019, che, nell’ambito di un regime nazionale di sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili, preveda, con riferimento a fattispecie in cui i produttori vendono l’energia sul libero mercato, un meccanismo incentivante (c.d. “a due vie”) in forza del quale, rispetto ai soli impianti di nuova costruzione di potenza pari o superiore a 250 kW, l’incentivo è calcolato come differenza tra la tariffa spettante all’impresa (determinata tenendo conto, da un lato, delle tariffe di riferimento previste per ciascuna tipologia d’impianto e d’intervento, dalla normativa applicabile e, dall’altro, delle riduzioni offerte al ribasso dall’operatore nell’ambito delle procedure di asta o registro, nonché delle ulteriori decurtazioni previste in via generale dalla normativa interna) e il prezzo zonale orario, con conseguente obbligo di riversare le somme eccedenti il valore della tariffa spettante quando il prezzo zonale orario sia a essa superiore (c.d. “incentivo negativo”) (1).
(1) Non risultano precedenti in esatti termini.
Cons. Stato, sez. II, ord. 30 gennaio 2024, n. 926 – Pres. Frigida, Est. Basilico