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29/09/2023 - Prezzo della carta per la Pubblica Amministrazione: l’aumento annuale è contenuto

Tratto da: ANAC

E’ stato pubblicato l'aggiornamento annuale del prezzo di riferimento della carta in risme per la Pubblica amministrazione: secondo quanto stabilito dalla delibera Anac n. 403 del 6 settembre 2023, il coefficiente di rivalutazione annuale risulta pari a 1,00679 (corrispondente alla variazione dello 0,679%). Una variazione lievissima se si considera che invece lo scorso anno l’aumento aveva superato l’8%. 

Per legge l’Autorità Nazionale Anticorruzione è tenuta ad aggiornare il prezzo di riferimento annualmente, entro il primo ottobre di ogni anno. In considerazione dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici che, all’articolo 60 comma 3, prevede che si faccia riferimento ad indici elaborati da Istat, il prezzo di riferimento della carta in risme è stato aggiornato utilizzando l’indice Foi senza tabacchi pubblicato dall’Istat in sostituzione dell’indice calcolato a partire dai dati pubblicati dalla Camera di Commercio di Milano-Lodi.
  
Sono stati aggiornati quindi l’Allegato A contenente la formula del prezzo di riferimento rivalutato e il nuovo foglio di calcolo in formato elettronico a supporto degli operatori, che tiene conto del nuovo coefficiente di rivalutazione e la cui compilazione consente la determinazione immediata del prezzo di riferimento, corredato da una breve guida alla compilazione.

Cosa sono i prezzi di riferimento

I prezzi di riferimento pubblicati dall'Autorità e aggiornati entro il primo ottobre di ogni anno sono utilizzati per la programmazione dell'attività contrattuale della pubblica amministrazione e costituiscono prezzo massimo di aggiudicazione anche per le procedure di gara aggiudicate all'offerta più vantaggiosa.

I contratti stipulati in violazione di tale prezzo massimo risultano nulli. L’individuazione dei prezzi di riferimento da parte di Anac favorisce la trasparenza del mercato e la vigilanza, consentendo agli operatori pubblici di rendersi conto se il prezzo che stanno pagando è ottimale o meno. Inoltre, permette di controllare la stazione appaltante verificandone l’operato. Proprio per questo attiva un processo virtuoso di controllo incrociato tra i vari attori in campo, che diventa efficace strumento di prevenzione dei fenomeni corruttivi e fraudolenti, ma anche di comportamenti inefficienti.

Fissare i prezzi di riferimento, costituisce poi un aiuto fattivo alle amministrazioni pubbliche, facilitando la predisposizione dei capitolati, in quanto viene indicata la soglia da metter a base di gara. E garantisce risparmi che, su larga scala, risultano cospicui.

Leggi il documento

 

Delibera n. 403 del 6 settembre 2023.pdf

0.1MB

 

 

 

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