20/10/2023 - Sull’estensione del giudicato in caso di atto plurimo scindibile
CONCORSO a pubblico impiego- Giustizia amministrativa- Ottemperanza- Giudicato-Violazione.
È nulla per violazione del giudicato, in ragione dell’estensione soggettiva degli effetti di quest’ultimo nel caso eccezionale di atto plurimo scindibile fondato su un vizio comune alla posizione di tutti i destinatari, la determinazione con la quale l’Amministrazione, a seguito di giudicato di annullamento degli atti di un concorso relativi alle prove scritte non superate dai candidati ricorrenti, rinnovi la procedura - mediante la somministrazione delle prove scritte corrette - solo per i candidati presenti alla selezione e che non l’abbiano superata, con l’esclusione di quanti avevano superato la prova scritta accertata come illegittima con sentenza passata in giudicato.
Difatti la pronuncia di cui è chiesta l’ottemperanza comporta necessariamente una regressione procedimentale fino al momento dell’ammissione di tutti i candidati, come se la prima prova scritta, atto iniziale della procedura concorsuale, non si fosse mai svolta.
L’unico vincolo che discende dalla sentenza di cui è chiesta l’ottemperanza, come dalla stessa espressamente affermato, consiste nella necessità che la procedura concorsuale venga rinnovata con le modalità previste dal bando.
Conseguentemente vanno ammessi anche i candidati non originari ricorrenti.