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17/10/2023 - Arriva l’ok del Consiglio dei Ministri alla Legge di Bilancio 2024

tratto da lentepubblica.it

Via libera del Consiglio dei Ministri alla Legge di Bilancio 2024

La Premier Meloni ha personalmente presentato una serie di misure che affrontano le attuali priorità, ovvero il sostegno ai redditi più bassi e l’incoraggiamento della natalità. A seguire sono intervenuti anche Salvini e Tajani per illustrare le altre misure.

Scopriamo dunque quali sono tutte le novità. Queste misure sono parte di una legge di Bilancio che ammonta a poco meno di 24 miliardi di euro, di cui 16 miliardi provengono da risorse straordinarie e il resto da tagli alla spesa pubblica.

Taglio al cuneo contributivo e riforma dell’IRPEF

Viene confermato solo per il 2024 il taglio del cuneo contributivo a carico dei dipendenti, che ammonta al 6% per i redditi tra 25.000 e 35.000 euro e al 7% per quelli inferiori a 25.000 euro.

Questa misura, che assorbe circa 10 miliardi di euro della manovra, comporterà un aumento medio di circa 100 euro al mese per circa 14 milioni di cittadini.

Concentrazione di risorse su grandi priorità

La Premier Giorgia Meloni ha sottolineato che questa manovra non disperde risorse ma le concentra su alcune grandi priorità del governo. Si fa forte della conferma delle misure varate nell’anno precedente, ponendo l’accento sulla protezione del potere d’acquisto delle famiglie a reddito medio-basso.

Modifiche all’IRPEF

Un’altra misura importante è l’anticipo della riforma dell’IRPEF, che prevede l’estensione dell’aliquota del 23% al primo scaglione per chi guadagna fino a 28.000 euro.

Questa misura ha un costo di 4,1 miliardi di euro ed è applicabile anche ai pensionati. Meloni ha dichiarato che è un anticipo della riforma fiscale, al momento limitata ai redditi più alti. Altre modifiche includono l’accorpamento al 23% dei primi due scaglioni dell’IRPEF (fino a 28.000 euro), un leggero aumento della no tax area per i lavoratori dipendenti, che viene unificata a quella dei pensionati, e un taglio di 260 euro alle detrazioni per redditi sopra i 50.000 euro.

Riforme previdenziali e sostegno al reddito

La manovra include anche la rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione e la supervalutazione delle pensioni minime per gli over 75.

La Presidente del Consiglio ha anche annunciato modifiche significative in materia previdenziale, tra cui l’eliminazione del vincolo che imponeva ai contribuenti di raggiungere un importo pensionistico pari a 1,5 volte la pensione sociale per poter andare in pensione.

Inoltre, Ape sociale e Opzione donna saranno raggruppate in un unico fondo per la flessibilità in uscita, consentendo di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi per caregiver, disoccupati, lavori gravosi e disabili, e con 35 anni di contributi per le donne.

Aumenti contrattuali

Gli effetti sulle buste paga saranno simili a quelli della seconda parte del 2023.

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