16/11/2023 - Pnrr, rischio elevato di inammissibilità della spesa
Pnrr, rischio elevato di inammissibilità della spesa
C’è una preoccupazione che serpeggia fra le amministrazioni centrali: che le spese relative agli interventi Pnrr non superino il vaglio di ammissibilità della Commissione europea.
Il tema è rimasto finora sottotraccia, ma il problema esiste. Per molte misure Bruxelles potrebbe non riconoscere l’atteso rimborso per le spese rendicontate.
Può leggersi anche in questi termini l’insistenza del Governo rispetto alla proposta di rimodulazione del Piano presentata la scorsa estate e che nella vulgata viene giustificata quasi esclusivamente in relazione ai ritardi (veri o presunti) dei soggetti attuatori.
In realtà, il rischio maggiore sembra essere legato ai contenuti di molti interventi, come le piccole e medie opere o parzialmente i Pinqua, che sono nati prima del Pnrr e solo successivamente alla loro genesi sono stati inseriti al suo interno.
In quella fase concitata è mancata una verifica puntuale sulle voci di spesa ammesse a finanziamento, ma i nodo iniziano a venire al pettine ora che si è entrati pienamente nella fase esecutiva. Il che può contribuire a spiegare i tempi lunghi di istruttoria sulle rendicontazioni fatti registrare da quasi tutti i Ministeri, ben lontani dai tempi massimi fissati dalla circolare n. 19/2023 della Ragioneria generale dello stato (ovvero 15 giorni per l’esame e 10 giorni per il pagamento).
Se questo è il quadro, lo scenario è davvero preoccupante perché nei bilanci degli attuatori potrebbero aprirsi pericolosi buchi che non sempre le amministrazioni centrali potranno colmare.
Ma la colpa non è attribuibile né ai primi né alle seconde, posto che la scelta di includere i progetti in essere nel Pnrr è stata operata in modo piuttosto dirigistico dai precedenti inquilini di Palazzo Chigi. E ora tocca al nuovo trovare un (non facile) rimedio.