10/07/2023 - Natura giuridica ed ambito applicativo delle schede PAE. Pronuncia del Consiglio di Stato.
Le schede PAE, che sono le “schede di identificazione e definizione delle specifiche discipline d’uso degli immobili e delle aree di notevole interesse pubblico ai sensi degli articoli 136 e 157 del Codice”, contengono previsioni puntuali dettate per singoli ambiti territoriali, sulla base del PPTR, e quindi difettano delle caratteristiche di generalità, astrattezza e innovatività dell’ordinamento, tipiche del regolamento.
Diversamente opinando, si addiverrebbe alle seguenti conseguenze non condivisibili: da un lato, si costringerebbe il privato interessato ad ottenere la disapplicazione, ad attendere comunque un provvedimento di diniego dell’amministrazione e ad impugnarlo, con aggravio di oneri a suo carico; dall’altro, si produrrebbe il risultato di far operare o non operare il vincolo stesso in ragione dell’apprezzamento del giudice che, investito del caso concreto, dovrebbe decidere se disapplicarlo o no, con esiti che potrebbero non essere uniformi.
Le schede PAE, nella loro previsione generale di inedificabilità, non operano nelle aree estese, classificate come zone omogenee A ovvero B.
Spetta alla Regione, nell’esercizio della propria autonomia nonchè delle proprie scelte politiche, decidere se attivare la procedura di revisione del PPTR e valutare se e in che limiti prevedere vincoli di inedificabilità più estesi ed intensi, esplicitamente profilati, e fatto in ogni caso salvo il sindacato di legittimità sull’atto relativo.
Consiglio di Stato, Sez. IV, sent. del 28 giugno 2023, n. 6316.