18/01/2023 - Perché tornano le Province
Le province stanno tornando. Da anni non se ne sentiva parlare. In passato erano diventate la fissazione di chi si dichiarava nemico della burocrazia; l'emblema di ogni spreco di denaro pubblico; erano guardate come carrozzoni, utili solo a garantire qualche poltrona ai politici. Non se ne è più discusso per dieci anni, da quando le province sono state ridimensionate con la così detta "Riforma Delrio". Nel 2014 la legge partorita dall'allora governo Renzi aveva dato il colpo di grazia ai già svuotati organi provinciali: privati di competenze, strutture, personale e senza che i componenti fossero eletti a suffragio universale. Sembravano delle metastasi da eliminare. Fino a oggi perché, dall'inizio del governo Meloni, sono già stati depositati quattro Ddl di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Pd. Tutti vogliono il ritorno alle province. Possibile? Cerchiamo di capire perché.
Dallo svuotamento delle Province alla legge Delrio
Oltre venti anni fa, le province avevano un peso importante perché erano lo snodo fra i Comuni e le Regioni. Le elezioni provinciali richiamavano l'elettorato a votare un organo che, seppur non come il comune di residenza, rappresentava un'istituzione vicina e tangibile al proprio territorio. Prima della riforma infatti, ogni cinque anni, i cittadini eleggevano il consiglio provinciale e il presidente della provincia. Di fatto, con il passaggio delle urne (e legge elettorale con premio di maggioranza) il sistema era assimilabile a quello dei comuni, con un presidente eletto, una maggioranza a sostegno di quest'ultimo in consiglio, una giunta formata da membri della maggioranza e le liste sconfitte all'opposizione.
Tuttavia, già a partire dal 2010, sono cominciati i primi assalti per sottrarre risorse e competenze alle province, viste ormai come strutture sacrificabili e da cui poter ricavare un risparmio in termini di spesa pubblica. La vera svolta però è arrivata durante il governo Matteo Renzi nel 2014. L'allora Ministro alle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio ha tentato di portare a termine il piano di abbattere quegli enti diventati ormai antistorici. Per superare le province, sono state abolite le elezioni dirette e gli enti hanno perso quasi tutte le loro competenze.