21/09/2022 - La genericità dell’incarico all’esperto del sindaco è un rilevante indizio della dannosità della spesa
Corte dei Conti, Sezione d’Appello per la Sicilia, sentenza n. 152 del 5 settembre 2022
il Collegio Giudicant rileva che, come evidenziato dal Giudice di primo grado, i provvedimenti con cui il sindaco X ha rinnovato, per parecchi anni, l’incarico di esperto all’avv. Y erano effettivamente assai generici ed evanescenti, limitandosi a reiterare la medesima formula stereotipata, secondo cui tale esperto avrebbe dovuto coadiuvare il sindaco nell’esercizio delle funzioni di programmazione, indirizzo e controllo in materia urbanistica, con riferimento alle problematiche connesse all’approvazione del Piano Regolatore Generale, al Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo ed alla realizzazione del porto turistico, senza, però, indicare quali fossero le attività che l’esperto avrebbe dovuto concretamente svolgere, quali fossero gli specifici obiettivi ed i risultati che il sindaco intendeva, di volta in volta, conseguire, nell’espletamento delle sue funzioni d’indirizzo politico- amministrativo, mediante il supporto dell’esperto designato, quali fossero i perduranti motivi del sistematico rinnovo del medesimo incarico.
Il Collegio Giudicante reputa, dunque, che siano pienamente condivisibili le argomentazioni con cui il Giudice di primo grado ha ravvisato la sussistenza di un danno patrimoniale, ammontante ad € 55.039,60, arrecato dal sindaco X al Comune, mediante la sistematica reiterazione, nel periodo 2015/2020, di generici ed evanescenti incarichi di esperto all’avv. Y, incarichi rivelatisi non soltanto non conformi alla “ratio” sottesa all’art. 14 della L.R. n.7/1992 ma anche privi di comprovata utilità, giuridicamente apprezzabil.