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Tu sei qui: Home / Archivio News / Anno 2022 / Novembre / 11/11/2022 - Il T.a.r. per il Lazio si pronuncia sull’inammissibilità dei motivi di ricorso “a catena”, nonché sull’ammissibilità delle vicende modificative soggettive anche nella fase dell’aggiudicazione dell’appalto

11/11/2022 - Il T.a.r. per il Lazio si pronuncia sull’inammissibilità dei motivi di ricorso “a catena”, nonché sull’ammissibilità delle vicende modificative soggettive anche nella fase dell’aggiudicazione dell’appalto

tratto da giustizia-amministrativa.it

Giustizia amministrativa – Appalti pubblici – Inammissibilità – Motivi di ricorso
Sono inammissibili i motivi di ricorso definiti “a catena”, profilati, cioè, dal concorrente collocato in posizioni più arretrate in graduatoria, per effetto dello scorrimento della stessa, che, sia pure avvenuto a seguito della favorevole definizione del contenzioso, non costituisce l’esito di una rinnovata ponderazione degli interessi nonché di un’acquisizione di nuovi elementi fattuali.

Nell’ambito delle procedure di evidenza pubblica, gli operatori economici (non solo i secondi classificati, ma anche i concorrenti graduati in posizioni ulteriori) sono, infatti, onerati a dedurre eventuali vizi da cui possa derivare loro un “effetto utile”, anche di ordine strumentale alla riedizione dell’intera procedura, entro il termine di 30 giorni, decorrente dal momento in cui essi ne abbiano avuto conoscenza, o avrebbero potuto averne conoscenza adoperando l’ordinaria diligenza.

Laddove, invece, a proporre ricorso sia un diverso operatore, il quale ottenga l’annullamento dell’aggiudicazione in sede giurisdizionale, l’impresa terza rimasta in gara può far valere vizi di legittimità propri della sola rinnovata aggiudicazione e non degli atti precedenti, atteso che il nuovo provvedimento di aggiudicazione ha quale presupposto gli atti di gara ormai inoppugnabili.

Contratti pubblici – Modifiche soggettive – Aggiudicazione
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In una fattispecie successoria tra moduli societari, per intervenuta ristrutturazione della compagine associativa, sono ammissibili le vicende modificative di tipo soggettivo anche nella fase pubblicistica dell’aggiudicazione, antecedente la stipula privatistica contrattuale.

Diversamente opinando, si andrebbe a vulnerare, senza alcuna valida ragione giustificativa, la naturale vocazione imprenditoriale dei soggetti partecipanti alle gare pubbliche nonché l’essenza stessa dell’attività imprenditoriale, in espresso contrasto, peraltro, con il principio di tassatività delle cause di esclusione, normativamente scandite nell’art. 80 del codice dei contratti

Tar Lazio, sez. V, 4 novembre 2022, n. 14389, Pres. Spagnoletti, Est. Tascone

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