14/07/2022 - Segretari, al via (finalmente) la trattativa sul contratto integrativo
L'albo nazionale ha infatti convocato per martedì 19 luglio mattina, alle 10,30, le organizzazioni sindacali, Anci e Upi
Si avvia la contrattazione collettiva decentrata integrativa per i segretari comunali. L'albo nazionale ha infatti convocato per martedì 19 luglio mattina, alle 10,30, le organizzazioni sindacali, Anci e Upi per dare avvio alle trattative per la stipula del contratto nazionale integrativo con cui dare attuazione alle previsioni dettate dal contratto del 17 dicembre 2020 ). La riunione si svolgerà in presenza con la possibilità di essere collegati anche a distanza.
La parte pubblica è rappresentata dal ministero dell'Interno, con una delegazione guidata dal sottosegretario on. Scalfarotto, e ad essa si aggiungono, come da espressa previsione del contratto, i rappresentanti dell'Anci e dell'Upi. La parte sindacale è costituita dai rappresentanti delle organizzazioni che hanno sottoscritto l'ultimo contratto nazionale, quello del triennio 2106/2018, quindi funzione pubblica Cgil, Cisl funzione pubblica, Uil funzione pubblica locale, Unione nazionale dei segretari comunali e provinciali, Fedirets e la sezione Fedir. ( rectius : Fedirets con le due sezioni Direts e Fedir )
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I temi oggetto della contrattazione integrativa nazionale dei segretari sono assai importanti. Essi, sulla base dei principi dettati dal Dlgs 165/2001, sono rigidamente fissati dal contratto e tutte le clausole che dovessero occuparsi di temi ulteriori, così come quelle che dettassero previsioni diverse rispetto a quanto stabilito dal contratto, sono nulle, non applicabili e a esse occorre operare l'inserzione automatica delle clausole del contratto nazionale.
In primo luogo, occorre definire le condizioni, i criteri e i parametri attraverso i quali le singole amministrazioni possono disporre la maggiorazione della retribuzione di posizione, compenso quest'ultimo la cui misura ricordiamo invece essere fissata direttamente dal contratto. Ricordiamo che attualmente la maggiorazione può arrivare fino al 50%, che i criteri per la sua determinazione sono dettati con previsioni di carattere generale e che mancano le regole procedurali. Altro tema oggetto del contratto decentrato è il trattamento economico da corrispondere nel caso di reggenza e/o di supplenza, a cominciare dai cosiddetti scavalchi. E ancora, tema molto importante ma circoscritto, gli effetti delle riclassificazioni delle sedi sul trattamento economico. E infine, tema ancora più circoscritto, la definizione delle modalità di versamento dei contributi sindacali.