21/10/2021 - Progressioni a rischio per i dipendenti senza Green Pass
L'assenza ingiustificata per mancato possesso del green pass produce effetti anche sull'ammissibilità del dipendente alla procedura per l'attribuzione delle progressioni economiche all'interno della categoria. In tal senso il requisito dei ventiquattro mesi di permanenza nella posizione economica in godimento potrebbe essere minato dall'assenza in questione. È questo quanto si legge, tra le righe, in una delle ultime risposte, pubblicate venerdì scorso, sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica e di Linea amica digitale, nell'ambito dell'iniziativa «Green pass e ritorno in ufficio, le Faq per la Pubblica amministrazione».
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Con la Faq n. 15 viene ricordato che nelle linee guida relativamente alle giornate di assenza ingiustificata, non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati, intendendosi qualsiasi componente della retribuzione (anche di natura previdenziale) avente carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario comunque denominato, previsto per la giornata di lavoro non prestata.
I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio, a «qualunque fine».
L'inciso «qualunque fine» parrebbe dunque minare il requisito dei ventiquattro mesi di permanenza nella posizione economica in godimento, necessario per l'ammissione del dipendente alla procedura per l'attribuzione delle progressioni economiche all'interno della categoria.