27/05/2021 - Enti locali e modelli organizzativi: perché usare il “pensiero laterale” per cambiare la PA
Partire da domande “laterali” per mettere in discussione non solo il reskilling delle persone, non solo l’organizzazione degli enti locali, non solo i processi e le procedure catalogate e reingegnerizzate, ma tutto il sistema nel complesso. Una riflessione su come usare il pensiero laterale e creativo per rivedere modelli consolidati e provare a cambiarli
Indice degli argomenti
- 1 Lavoro da remoto e impatto sui modelli organizzativi
- 2 Partire dall’analisi dei processi
- 3 Revisione dei processi negli enti locali: limiti e prospettive
- 4 PNRR e “Buona Amministrazione”: mappare e reingegnerizzare tutte le procedure
- 5 Il pensiero laterale come strumento per trasformare la PA
- 6 Qualche esempio di “pensiero laterale” applicato alla PA
- 7 Conclusioni: dall’esempio alla pratica
Nell’ultimo anno si è parlato molto di cambiamento nella Pubblica Amministrazione, su più livelli. In questo articolo facciamo un breve riassunto dei temi più dibattuti, per poi proporne uno nuovo, che richiede coraggio…ma del resto il coraggio è un presupposto necessario per superare il periodo che stiamo vivendo.
Con l’avvio della pandemia, quindi ad inizio 2020, si è iniziato a parlare di lavoro remoto, più per necessità che per convinzione. Erogare i servizi a distanza è diventata per la PA una necessità (fatta eccezione, ovviamente, per quelli che non potevano passare a questa modalità, come i servizi sanitari) per garantire il distanziamento sociale a salvaguardia sia dei cittadini che degli operatori.