09/06/2021 - Assunzioni: l'insensata eliminazione del nulla osta per la mobilità volontaria
Il decreto "reclutamento" vieta la nuova mobilità liberalizzata e senza nulla osta nell’Istruzione e nella Sanità, perchè il Governo sa che se si impedisse al datore pubblico di autorizzare il trasferimento si assisterebbe ad uno spopolamento epocale degli organici del Nord: moltissimi docenti, medici ed infermieri si sposterebbero al Sud, zona di larga loro provenienza.
Questa previsione dimostra l’avventatezza della norma. Nel sistema dei comuni, lo spopolamento sarà analogo e in modo particolare coinvolgerà gli enti di piccole dimensioni e disagiati logisticamente. I dipendenti di questi enti saranno inevitabilmente attratti dalla forza gravitazionale degli enti di maggiori dimensioni più facilmente raggiungibili e più aperti anche a prospettive di carriera e con maggiori risorse decentrate.
La liberalizzazione della mobilità inaugura per gli enti locali anni di caos organizzativo e prelude ad una scelta radicale per i piccoli e medi enti. Le difficoltà enormi che incontreranno per rendere un minimo stabile la presenza di dipendenti, obbligheranno prima o poi a scegliere di tenerli così come sono, accentuandone ritardi ed inefficienze già enormi, o a chiuderli, o a inventare veri e propri obbrobri giuridici per contenere gli effetti di scelte esiziali, come quella di eliminare il nulla osta.