17/09/2018 - La discrezionalità nella nomina dei dirigenti: tecnica e non «politica»
La discrezionalità nella nomina dei dirigenti: tecnica e non «politica»
di Carmelo Battaglia e Domenico D'Agostino
QUI la deliberazione n.102/2018/PREV della Corte dei conti Campania
"La Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Campania, con la deliberazione n.102/2018/PREV entra nella valutazione ermeneutica delle procedure per la nomina dei dirigenti e, al di là del caso concreto, detta regole generali in materia, applicabili anche ad altri campi e settori.
Le risorse interne
Presupposto della nomina di un dirigente è, anzitutto, la previa verifica dell’esistenza di risorse umane interne e solo all’esito negativo diviene possibile il ricorso alle risorse esterne. Il sistema di provvista dirigenziale valuta assolutamente eccezionale l’affidamento di funzioni dirigenziali a soggetti esterni; ciò in quanto la modalità di reclutamento fisiologica resta quella di affidare l’incarico a coloro che abbiano superato il percorso di qualificazione concorsuale per l’inserimento nel ruolo dirigenziale, anche al fine di soddisfare le legittime aspettative dei dirigenti interni a ricoprire l’incarico.
Rappresenta onere della pubblica amministrazione, pertanto, effettuare una previa verifica circa la rinvenibilità di competenze adeguate all’interno dell’amministrazione.
Solo in caso di ricerca infruttuosa di risorse interne, in possesso dei requisiti professionali richiesti dall’incarico, può essere avviata una procedura all’esterno, suffragata da una rinnovata volontà discrezionale dell’Amministrazione medesima, debitamente motivata."