16/10/2018 - Gentile Dottoressa GABANELLI ... la nota di FEDIR, dipartimento segretari
Gentile Dottoressa GABANELLI,
scriviamo in relazione al servizio diffuso in data odierna a proposito dei segretari comunali e provinciali.
Riteniamo di dover manifestare il nostro profondo senso di sdegno e disappunto per un servizio che non rende onore né alla sua professionalità, notoriamente elevata, né a quella dei segretari comunali che sono stati a dir poco sviliti dai contenuti del servizio.
Senza voler in alcun modo proporre una difesa aprioristica e di categoria, ci amareggia una lettura distorta e strumentale di alcuni fatti episodici ed occasionali per denigrare tanti funzionari che si sentono e operano al servizio dello Stato, troppo spesso senza risorse ed in condizioni di assoluto isolamento.
É evidente che si vogliono assolutamente ignorare le difficoltà e le numerose criticità che investono il nostro lavoro e che lo rendono sempre più impossibile.
Forse non tutti sanno che i segretari comunali sono tra i pochi dirigenti pubblici ad aver affrontato un percorso di accesso alla carriera presso la scuola nazionale della pubblica amministrazione ed é previsto che partecipino a corsi di aggiornamento e di qualificazione che l’Albo nazionale dei segretari dovrebbe organizzare annualmente.
Il nostro è un lavoro di estrema difficoltà sia sotto il profilo delle competenze pluridisciplinari richieste, sia per il difficile ruolo di congiunzione tra la politica e la gestione nel tentativo, spesso estremo, di mantenere l’attività amministrativa nell’ambito delle normative sempre più farraginose e poco chiare. Il segretario comunale , per legge, svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell'ente in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti: tale breve disposizione rende l’idea delle funzioni svolte.
A ciò si aggiunga a che, soprattutto nei piccoli comuni che in Italia sono la maggioranza, svolgiamo spesso anche funzioni attive di amministrazione dovendo supplire alle annose lacune sia di personale che di competenza del personale presente. Parimenti dobbiamo coprire più sedi comunali poiché c’è una carenza di figure professionali poiché il ministero non bandisce i concorsi e così se ci troviamo a doverci barcamenare tra sedi disagiate dove, purtroppo, ci sono due o tre dipendenti e il segretario e l’unico che riesce ad assicurare attività amministrativa
In questo quadro si inserisce la normativa anticorruzione che, purtroppo, duole dirlo, è poco efficace nel prevenire e contrastare la corruzione negli enti locali.
Nel servizio si sente che i responsabili della prevenzione della corruzione percepiscono il 50% in più dell’indennità di posizione prevista per legge: non può fare notizia il caso singolo per cogliere, come sempre, l’occasione per denigrare i dipendenti pubblici e fare notizia !
La maggioranza dei segretari comunali e provinciali svolge questo incarico senza percepire alcuna somma piuttosto, invece, andrebbe detto quanto in realtà possa essere efficace la normativa e il controllo effettuato sugli atti da parte di un singolo che per l’appunto è gravato di molteplici adempimenti.
É sconcertante che passino invece sotto silenzio i ben più numerosi casi di segretari minacciati o costretti a cambiare sede per le scomode attività svolte , oppure revocati o isolati ed allontanati dai comuni davanti all’indifferenza delle prefetture e dell’anac .
Dipartimento segretari Fedir