22/11/2018 - L’accesso civico alla prova della privacy.
L’accesso civico alla prova della privacy.
Rassegna dei pareri adottati dal Garante
di Alfredo L. Tirabassi - Segretario Generale della Provincia di Reggio Emilia
La disciplina dell’accesso generalizzato ai documenti e ai dati detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, introdotto con il D.Lgs. n. 97/2016, ha posto fin dall’inizio problemi di coordinamento e bilanciamento tra diritti e principi che possono entrare in conflitto tra loro: la trasparenza amministrativa, la riservatezza dei dati personali, l’efficienza della Pubblica Amministrazione, il segreto commerciale e industriale, il diritto d’autore.
Tenendo conto delle difficoltà che si sarebbero presentate agli operatori, l’art. 5, comma 7, del D.Lgs. n. 33/2013 ha previsto che, in sede di riesame del diniego parziale o totale opposto a una istanza di accesso generalizzato, il Responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione proceda sentito il Garante per la privacy. Molte Amministrazioni si sono quindi attivate in tal senso e l’Autorità, di conseguenza, ha avuto la possibilità di esprimersi, fornendo orientamenti estremamente utili per le Amministrazioni.
In questo articolo si rende conto sinteticamente di quest’ampia attività del Garante.