19/03/2018 - Il diritto di accesso del Consigliere regionale non incontra limiti anche se gli atti sono riservati
Il diritto di accesso del Consigliere regionale non incontra limiti anche se gli atti sono riservati
di Ulderico Izzo
"Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1298/2018 ha fatto chiarezza circa l’esercizio del diritto di accesso del Consigliere regionale laddove gli atti, di cui si chiede l’ostensione, siano di natura riservata.
Per il Giudice amministrativo di appello, l’accesso agli atti da parte del Consigliere regionale, al pari di quello comunale o provinciale, soggiace a limitazioni nell’ipotesi in cui lo stesso si traduca in strategie ostruzionistiche o di paralisi dell’attività amministrativa con istanze che, a causa della loro continuità e numerosità, determinino un aggravio notevole del lavoro degli uffici ai quali sono rivolte e determinino un sindacato generale sull’attività dell’Amministrazione.
L’accesso deve avvenire in modo da comportare il minore aggravio possibile per gli uffici comunali, e non deve sostanziarsi in richieste assolutamente generiche o meramente emulative."