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22/06/2018 - La corruzione “SPICCIOLA”

tratto da spazioetico.com

La corruzione “SPICCIOLA”

Pubblicato da  su 21 giugno 2018

 

Torino, corruzione in procura: 7 accusati. “Carabiniere forniva assistiti a penalista in cambio di lavoro per i figli e auto”.

E’ il titolo che abbiamo scelto oggi, 21 giugno 2018: un caso esemplare di “ORIENTAMENTO AL PRIVATO”, una condotta che un agente pubblico non dovrebbe tenere.

Una storia di piccola corruzione: c’è l’appuntato che si adopera per portare clienti a un avvocato e l’avvocato lo ringrazia rendendogli più facile la vita: ed ecco che entrano in scena il medico che esegue gratuitamente l’intervento agli occhi, il concessionario che fa un buon prezzo, il ristoratore che offre la cena a 18 persone. Il barista perseguitato da un poliziotto, che si rivolge al carabiniere, che conosce l’avvocato giusto. Un intricato sottobosco di miseria umana. Piccoli problemi, piccoli guadagni, piccoli ricatti, piccoli favori…

Stiamo parlando di “interessi-guida” che, in questo caso, nulla hanno a che fare con l’ambizione di gestire un potere o far parte di una ristretta cerchia elitaria, come nel caso di Roma. Si posizionano, più che altro, nella parte inferiore della piramide di Maslow,

 

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nella soddisfazione di interessi primari, come la sicurezza, propria e della propria famiglia. In questi casi si usa anche il termine “petty corruption“, per intendere la corruzione “spicciola” così diversa dalla corruzione “sistemica” eppure così tanto diffusa.

Questa commedia torinese (ben diversa dalla tragedia romana dello stadio della Roma) suggerisce un interrogativo inquietante: qual era il senso della vita di queste persone? Per cosa vivevano? 

Probabilmente, la vita di queste persone non andava da nessuna parte in particolare: tiravano a campare. A stare un po’ meglio del proprio vicino di casa. Ad annegare il più tardi possibile. Una vita da randagi che frugano nei rifiuti. 
Una vita guidata dai bisogni più banali: cambiare la macchina, curarsi gli occhi, andare fuori a mangiare. 

È questa la “dimensione etica”, la questione morale, che chi si occupa di prevenzione della corruzione deve affrontare. Non tanto la mancanza dei valori dell’etica pubblica, bensì la caduta e la crisi di qualunque valore. Di qualunque sogno, idea, sentimento in grado di fare allargare lo sguardo, dare un senso, una direzione, alla vita. 

Senza valori siamo come pesci che si dimenano in una pozzanghera. Soffochiamo nel presente. Abbiamo perso quell’oceano chiamato futuro. E senza futuro non c’è responsabilità. E quando si diventa irresponsabili, la corruzione non sembra più un problema. Anzi, sembra un’ottima opportunità. Se sei dalla parte giusta. Che poi è la parte sbagliata: quella del corrotto o del corruttore. Ma tu non sai che è sbagliata, perché sei già morto dentro.

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Vi hanno detto che è bene vincere le battaglie? | Io vi assicuro che è anche bene soccombere, che le battaglie sono perdute nello stesso spirito in cui vengono vinte. || Io batto i tamburi per i morti, | per loro imbocco le trombe, suono la marcia più sonora e più gaia. || Gloria a quelli che sono caduti! | A quelli che persero in mare le navi di guerra! | A quelli che scomparvero in mare! A tutti i generali che persero battaglie, e a tutti gli eroi che furono vinti! | A gli infiniti eroi ignoti, eguali ai più sublimi eroi famosi.

Walt Whitman