07/06/2018 - Se il Comune non ha istituito il Corpo di Polizia municipale, può sempre essere incardinato all'interno di una struttura dirigenziale più ampia

Quando un servizio di polizia municipale non è strutturato come un corpo può sempre essere incardinato all'interno di una struttura dirigenziale più ampia. Diversamente con l'adozione del regolamento del corpo tra il sindaco e il comandante non potrà mai essere posizionato alcun dirigente. Lo ha chiarito il Consiglio di stato, Sez. V, con la sentenza n. 3265 del 31 maggio 2018. Il comandante della polizia municipale di una ridente stazione di villeggiatura toscana ha impugnato senza successo davanti al Tar la delibera di riorganizzazione del servizio con assegnazione dell'area vigilanza ad un dirigente amministrativo. Anche i giudici di palazzo Spada hanno confermato la legittimità della scelta comunale. L'art. 7, L. n. 65 del 1986 prevede la possibilità per i comuni di istituire un corpo di polizia municipale, con almeno sette operatori. In questo caso con un apposito regolamento verrà disciplinata anche l'organizzazione del comando e non potrà essere interposto alcun dirigente esterno tra il comandante della polizia locale e il primo cittadino. La L. n. 65 del 1986, specifica la sentenza, disciplina però in via principale il servizio di polizia municipale. Ovvero una struttura organizzativa meno consolidata che in genere fa riferimento a piccoli comuni. Ed è questo proprio il caso sottoposto all'esame del collegio. Nell'ipotesi in cui il servizio di polizia municipale non sia eretto a corpo, conclude la sentenza, "considerato che la L. n. 65 del 1986 ha valore programmatico e demanda al regolamento comunale di polizia municipale la concreta attuazione del principio in virtù del quale al relativo servizio è attribuita una posizione particolare, piuttosto che un'altra, nell'ambito dell'organizzazione comunale, ben può essere realizzata l'incardinazione del servizio medesimo all'interno di una struttura dirigenziale più ampia, senza che ciò elida la relazione diretta che deve essere assicurata tra il sindaco e il comandante".

Cons. di Stato, Sez. V, 31 maggio 2018, n. 3265