07/08/2018 - Dal Consiglio di Stato la strada semplificata per gli incarichi legali esclusi dal Codice appalti
Dal Consiglio di Stato la strada semplificata per gli incarichi legali esclusi dal Codice appalti
di Pasquale Monea
"Giunge ora il parere 2017/2018 del Consiglio di Stato, che sul piano generale continua a distinguere tra le prestazioni continuative, per garantire professionisti con competenze idonee per qualsiasi tipo di contenzioso dovesse insorgere nel periodo di vigenza dell'affidamento, e i singoli incarichi legali. Alla presenza di un contenzioso non occasionale, di dimensioni importanti e soprattutto se seriale, la pratica migliore per il Consiglio di Stato è costituita dal ricorso all'appalto di servizi. Diversamente, da questi il Consiglio di Stato distingue i servizi legali indicati dall’articolo 17 comma 1, lettera d, come gli incarichi al professionista puntuali e riferiti a una lite specifica. Sui chiarimenti forniti di conseguenza all'Autorità il parere del Consiglio di Stato è particolarmente rilevante in relazione alle modalità di affidamento dei primi e dei secondi. Mentre per i servizi continuativi è chiaro l'orientamento, che si articola in una procedura di gara ordinaria (il sistema dell'offerta economicamente più vantaggiosa è quello più idoneo), il Consiglio di Stato ribadisce l'esigenza di affidare gli altri servizi legali (quelli dell’articolo 17, comma 1, lettera d), per quanto esclusi dall'applicazione delle procedure del Codice dei contratti, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità. La Commissione speciale condivide con l'Autorità che il rispetto dei principi posti dall'articolo 4 del codice dei contratti pubblici imponga la procedimentalizzazione nella scelta del professionista al quale affidare l'incarico di rappresentanza in giudizio, evitando scelte totalmente fiduciarie. La conformazione a un procedimento fa in modo che la scelta sia trasparente, rispettosa del principio della parità di trattamento, imparziale, tale da evitare lo spreco di risorse pubbliche e, al contempo, idonea perseguire nel modo più opportuno l'interesse pubblico."