Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Strumenti personali

Associazione Nazionale Professionale Segretari Comunali e Provinciali
Tu sei qui: Home / Archivio News / Anno 2017 / Settembre / 07/09/2017 - Corruzione: l’asservimento della funzione pubblica agli interessi dei privati

07/09/2017 - Corruzione: l’asservimento della funzione pubblica agli interessi dei privati

tratto da self-entilocali.it

Corruzione: l’asservimento della funzione pubblica agli interessi dei privati

 

L’accordo con cui il privato prometta o consegni al soggetto pubblico, che accetta, denaro od altre utilità, per assicurarsene, senza ulteriori specificazioni, i futuri favori, determina un totale asservimento della funzione pubblica agli interessi del privato corruttore.

Questo quanto ribadito dalla Corte dei Conti, sez. giur. Veneto, con la sentenza n. 100 depositata il 30 agosto 2017.

Nel caso di specie un soggetto di nomina politica era stato condannato, in sede penale, per diversi fatti di corruzione, essendo risultato tra i protagonisti principali di un articolato sistema corruttivo diffuso e radicato, messo in atto con altri primari esponenti politici e funzionari pubblici.

In particolare, il disegno illecito veniva attuato attraverso diverse categorie di prestazioni corruttive, e cioè la corresponsione sistematica a carattere para-stipendiale di somme di danaro e il pagamento episodico ma regolare di tangenti.

Tenuto conto della gravità della condotta, espressa dalla sua rilevante durata nel tempo e dalla elevata entità delle somme percepite quale tangente, e del suo disvalore sociale, della diffusione mediatica, del ruolo apicale rivestito dal soggetto agente (Assessore regionale alle Infrastrutture), il danno all’immagine sofferto dall’amministrazione è stato quantificato nel doppio delle somme corruttive percepite.

I giudici contabili hanno condannato, altresì, il soggetto di nomina politica a risarcire all’ente anche il danno da disservizio in quanto lo stesso, asservendo la propria funzione ad attività di carattere corruttivo, aveva rotto il sinallagma che lo legava all’amministrazione così rendendo di fatto priva di giustificazione parte della spesa sostenuta per le remunerazioni ricevute.

Come evidenziato dai giudici contabili, la spesa (inutilmente) sostenuta dall’amministrazione per remunerare un proprio dipendente infedele integra un danno da disservizio in corrispondenza non tanto delle ore di lavoro mancanti, quanto del livello di sviamento della funzione rispetto agli obiettivi che le sarebbero propri.

Leggi la sentenza
CC Giur. Veneto sent. n. 100 -17

« gennaio 2025 »
gennaio
lumamegivesado
12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031
Una frase per noi

Vi hanno detto che è bene vincere le battaglie? | Io vi assicuro che è anche bene soccombere, che le battaglie sono perdute nello stesso spirito in cui vengono vinte. || Io batto i tamburi per i morti, | per loro imbocco le trombe, suono la marcia più sonora e più gaia. || Gloria a quelli che sono caduti! | A quelli che persero in mare le navi di guerra! | A quelli che scomparvero in mare! A tutti i generali che persero battaglie, e a tutti gli eroi che furono vinti! | A gli infiniti eroi ignoti, eguali ai più sublimi eroi famosi.

Walt Whitman