27/10/2017 - ANPCI - Lettera aperta alla ministra madia Riforme impossibili per i piccoli comuni
Riforme impossibili per i piccoli comuni
Illustrissima ministra,
la riforma della p.a. ,che prende il suo nome, non ha per niente considerato l'esistenza dei piccoli comuni a cui vengono imposte norme e procedure impossibili che vado ad elencare.
Trasparenza. Sono stati imposti 228 caricamenti. Immaginiamo di doverli aggiornare almeno tre volte l'anno, vengono fuori 684 caricamenti. Moltiplicati per le circa 20 mila amministrazioni pubbliche: i caricamenti salgono a 13.680.000. Si calcoli 20 minuti a caricamento: risultato 3.040 dipendenti occupati dalla sola attività di caricamento dei dati.
Oiv (Organismi indipendenti di valutazione). Saranno costituiti, di norma, in forma collegiale con tre componenti. Ci si rende conto? Nei comuni con meno di 5 mila abitanti (media dipendenti 9 unità) avremo persone esterne per controllare l'operato di pochi dipendenti, controllori che verranno pagati profumatamente e ritengo giustamente per svolgere tale delicate funzioni di controllo. Funzioni che devono essere svolte coinvolgendo anche i cittadini (gli Oiv andranno a chiedere ai cittadini se sono soddisfatti dei loro dipendenti: nei comuni piccoli i parenti e amici dei dipendenti si dichiareranno soddisfatti, i nemici no). E anche nel caso di stessi Oiv per più comuni, la spesa lieviterebbe perché i membri di tali organismi dovrebbero controllare sulla base di diversi piani di performance esistente nei vari comuni. Lasciare, come previsto attualmente, al segretario comunale, la verifica delle performance dei dipendenti ai sensi della dichiarazione congiunta n. 2 del Ccnl 31/3/1999, negli enti privi di posizioni dirigenziali eliminerebbe il notevole aggravio di spesa conseguente all'esternalizzazione dell'incarico, senza contare la sicura efficienza del sistema valutativo dei dipendenti. Chi meglio del segretario comunale può valutare il personale in servizio? Il dicastero da lei diretto sostiene, al contrario, che il segretario comunale, ricevendo il suo incarico direttamente dal sindaco, come Oiv sarebbe fortemente condizionato dal potere di incarico attribuito all'organo di governo e quindi non potrebbe garantire la legittimità e imparzialità dell'azione amministrativa, Le chiedo perché, allora, al segretario comunale in primis possono essere assegnate le funzioni di responsabile dell'anticorruzione e della trasparenza e non le funzioni di Oiv?
Performance. La Funzione pubblica individua i seguenti punti di attenzione:
Riallineamento temporale del ciclo della performance con il ciclo di programmazione economico-finanziaria e con quello di programmazione strategica:
a) avvio del processo di predisposizione del Piano subito dopo la presentazione del Def, prevista per il 10 aprile di ogni anno;
b) definizione degli obiettivi generali e degli obiettivi specifici da completare entro la fine di luglio;
c) definizione della programmazione annuale di dettaglio sugli obiettivi specifici di ogni ente con successiva declinazione della performance individuale entro dieci giorni dall'approvazione del bilancio;
d) adozione del piano entro il 31/1.
Il documento indica anche i seguenti aspetti di maggiore impatto che possono riguardare la performance organizzativa:
a) il conseguimento di obiettivi collegati ai bisogni e alle aspettative della collettività;
b) l'attuazione di piani e programmi;
c) la rilevazione del grado di soddisfazione dei cittadini;
d) la modernizzazione e il miglioramento dell'organizzazione e delle competenze professionali;
e) lo sviluppo quali-quantitativo delle relazioni con i cittadini,
f) l'efficienza nell'impiego delle risorse;
g) la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi erogati;
h) il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità.
Semplice no? Praticamente i pochi dipendenti dei piccoli comuni invece di lavorare per fornire servizi ai cittadini, dovranno concentrarsi a elaborare pagine e pagine di «aria fritta» per dimostrare a una burocrazia centrale lontana anni luce, come lavorano al fine di poter prendere un premio di produttività complessivamente di un importo pari o a volte inferiore a quando verrà erogato ai loro controllori (Oiv esterni)
Come sostiene Luigi Oliveri, «nessun imprenditore privato si assumerebbe gli oneri connessi al complesso sistema di valutazione previsto dalla legge, per poi limitarsi a erogare pochi spiccioli». Ogni altro commento è superfluo, siamo al diluvio burocratico!
Con osservanza.
consulente Anpci