06/10/2017 - Il sindacato contesta il Comune di Mondovì, “Il segretario non va sostituito”
Il sindacato contesta il Comune di Mondovì, “Il segretario non va sostituito”
La Cisl Funzione pubblica contesta la scelta del sindaco di Mondovì Paolo Adriano di «cambiare» segretario comunale per «i costi troppo alti». Risparmi risibili, dicono: svilente collegare un avvicendamento ad «aspetti di natura economica», facendo ricorso a una legge del 1997 su cui si deve pronunciare la Corte Costituzionale. La Stampa aveva anticipato che dopo 10 anni il segretario di Mondovì Bruno Armone Caruso sarebbe stato sostituito (non è ancora avvenuto) da Marina Perotti, oggi segretario nei Comuni di Clavesana, Farigliano, Frabosa Soprana.
In una lettera il sindacato Fp Cisl scrive: «Serve fare chiarezza su una questione delicata. Anzitutto il Comune di Mondovì può mantenere la facoltà di nominare i segretari iscritti alla fascia professionale superiore a quella demografica di appartenenze, a meno di una deliberazione motivata della giunta comunale che non è mai stata fatta». Ancora: «Cambiando segretario si risparmieranno 6 mila euro lordi annui. Su un bilancio di oltre 30 milioni di euro significa lo 0,0003%, meno dello 0,002% della spesa totale per il personale». La Fp Cisl prosegue: «Non entriamo nel merito della scelta di Mondovì, che si fonda, come per altre amministrazioni, su una malintesa idea di “fiduciarietà” dell’incarico». Cioè un meccanismo di spoil system, dove i dirigenti cambiano con il cambio di chi governa.
Concludono: «Un giudice di Brescia, in una causa di lavoro su ricorso di un segretario da poco ha chiesto l’intervento della Corte costituzionali per la legittimità di queste scelte di spoil system. La Corte si pronuncerà presto. Una scelta analoga l’aveva fatta Fossano, Villanova Mondovì e altre amministrazioni della Provincia dopo le elezioni».