27/1/2017 - Performance, a otto anni dalla riforma Brunetta la valutazione stenta ancora a decollare
Performance, a otto anni dalla riforma Brunetta la valutazione stenta ancora a decollare
di Antonella Bianconi
"Nella situazione attuale la maggior parte delle pubbliche amministrazioni predispone i piani delle performance e più o meno cerca di dare una forma dignitosa alle modalità di valutazione delle prestazioni organizzative e individuali. Con certezza si può dire che nulla è cambiato rispetto alla percezione di dovere adempiere ad una formalità tendenzialmente inutile. Non è cambiato l’atteggiamento della politica nei confronti della valutazione e della programmazione, viste come un impaccio piuttosto che come validi strumenti di governo. La “triste storia della performance” quindi si sta consumando tra indifferenza e forma, in cui l’inutile onere burocratico supera di gran lunga gli effetti benefici dell’introduzione di un metodo di lavoro pensato per aumentare produttività ed efficienza. ...
Allo stato sarebbe opportuno, invece di creare ulteriori sovrastrutture, di fatto non gestite e non gestibili dal dipartimento della Funzione pubblica, smantellare, con un vero atto di coraggio, il sistema così come congegnato e lasciare che ogni amministrazione si doti di un proprio sistema per programmare e misurare i propri risultati, rendendo politici e manager protagonisti e davvero responsabili sia della forma che della sostanza delle proprie istituzioni."