09/10/2016 - L'UNSCP sulla riforma della dirigenza: un'introduzione sulla posizione dell'Unione
                   tratto da segretaridellazio.blogspot.it
                
            
            
        
                             
                             L'UNSCP sulla riforma della dirigenza: un'introduzione sulla posizione dell'Unione
L'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali prende posizione sullo schema di Decreto: il documento completo con l'analisi dello schema di Decreto e le richieste dell'Unione è stato depositato nelle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato dove l'Unione è convocata in audizione (qui il link alla ripresa video dell'intervento del Segretario Nazionale Ricciardi in Commissione Affari Costituzionali della Camera).
Il testo del documento è stato allegato in un precedente post.
Cosa prevede il documento?
Provo a sintetizzare per punti le problematiche e le proposte evidenziate nel documento, senza presunzione di completezza. 
Per ciascuno dei punti di seguito indicati, mediante il collegamento ipertestuale, è possibile approfondire il tema.
Questi i punti salienti.
 
Con riferimento in generale allo schema di Decreto:
- lo schema di decreto delegato contrasta con la legge delega - Dai ruoli agli elenchi di dirigenti;
 - le differenze generali fra la Delega e lo schema di Decreto sulle previsioni relative ai Segretari e al Dirigente Apicale;
 - osservazione sull’inserimento dei Segretari nelle dotazioni organiche degli Enti Locali.
 
Con riferimento alla figura del Dirigente Apicale:
- i requisiti professionali per il Dirigente Apicale. L’assenza nello schema di Decreto di previsioni specifiche e la necessità di introdurli;
 - la nomina del Dirigente Apicale. La necessità di introdurre la preselezione;
 - sull’obbligo di conferire l’incarico di Dirigente Apicale esclusivamente a Dirigenti di Ruolo e sulla inammissibilità di ricorso a Dirigenti a contratto ex art. 110 D.Lgs. n. 267/2000;
 - chiarire meglio nel decreto che le funzioni di dirigente apicale non possono essere svolte dai Responsabili degli Uffici e dei Servizi;
 - l’ancoraggio del Dirigente Apicale (e di tutta la dirigenza) ad un sistema istituzionale nazionale, la disciplina del diritto all’incarico e il nodo dello spoils system;
 - inammissibile qualunque ipotesi di decadenza dall’incarico di Dirigente Apicale al termine del periodo transitorio.
 
Si rimanda al documento per altre osservazioni, quali: 
 
- la disciplina dei Segretari privi di incarico nella fase di assorbimento nel Ruolo dei Dirigenti;
 - la possibilità di collegare la definizione di requisiti professionali per l’incarico di Dirigente Apicale alla possibilità di costituire Sezioni Speciali nei Ruoli;
 - la disciplina dei Segretari iscritti in fascia C che ricevano l’incarico di Dirigente Apicale ai fini dell’iscrizione nel Ruolo;
 - la disciplina applicabile fino alla definizione dei nuovi requisiti professionali e all’entrata in funzione a regime del nuovo modello;
 - la possibilità negli enti locali di minori dimensioni di stabilire forme di coordinamento fra i Dirigenti Apicali dei Comuni aderenti ad Unioni.
 


