05/05/2016 - segretari comunali ed eliminazione dei controlli
Luigi Oliveri scrive su Italiaoggi
"L'eliminazione dei controlli preventivi non giova all'azione di contrasto e non garantisce la legalità dell'azione amministrativa".
Il continuo protrarsi dei fenomeni di corruzione fornisce lo spunto per alcune brevi riflessioni sul tema.
A partire dai primi anni 90, con la Legge n. 142/1990, si decise di limitare fortemente l'attività di controllo preventivo di legittimità dei Coreco, attribuendo ai segretari comunali la funzione di esprimere un parere preventivo di legittimità.
Nel 1997 la riforma Bassanini diede l'avvio all'abolizione totale dei controlli preventivi da parte dei Coreco, ma eliminò anche l'obbligo di espressione del parere preventivo di legittimità dei segretari, le cui funzioni ed utilità vennero, comunque, messe in forte discussione.
La Legge n. 124/2015 (la c.d. "Riforma Madia") sembra il completamento di questo lungo percorso di progressiva dismissione dei controlli preventivi; nel prevedere la definitiva abolizione dei segretari (cui va connessa indirettamente anche la funzione di consulenza giuridico amministrativa), di fatto, si rinuncia alle valutazioni sulla legittimità dei provvedimenti.
In definitiva, l'eliminazione dei controlli non ha sortito oggettivamente effetti positivi.
Forse, valutando con attenzione la diffusione estrema di corruzione e illegalità negli enti locali, si dovrebbe rivalutare l'opportunità di eliminare un presidio quale è sempre stato la figura del segretario e considerare di ripristinare funzioni di controllo agili, ma preventivi.
Fonte: Italia Oggi n. 106 del 04/05/2016 pag. 39
Autore: Luigi Oliveri