Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Strumenti personali

Associazione Nazionale Professionale Segretari Comunali e Provinciali
Tu sei qui: Home / Archivio News / Anno 2016 / Dicembre / 09/12/2016 - Pubblico impiego, proroga «al contrario» per le graduatorie

09/12/2016 - Pubblico impiego, proroga «al contrario» per le graduatorie

tratto da quotidianoentilocali.ilsole24ore.com e qui pubblicato in quanto free

Pubblico impiego, proroga «al contrario» per le graduatorie

di Gianni Trovati

La proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici è un grande classico di fine anno, ma la catena dei rinvii può giocare brutti scherzi. Lo dimostra il comma 368 della legge di bilancio, che allunga di un anno la proroga delle graduatorie concessa a suo tempo dal «decreto D'Alia». Il provvedimento prende il nome da Giampiero D'Alia, ministro della Funzione pubblica del governo Letta e predecessore di Marianna Madia nelle stanze di Palazzo Vidoni.

Il governo Letta, e quindi il decreto D'Alia, sono però del 2013, e quello concesso nel decreto fu l'ultimo di una serie di rinvii che hanno abbracciato le graduatorie approvate a partire dal 30 settembre del 2003. Risultato: chi ha vinto o è comunque stato riconosciuto «idoneo» in un concorso pubblico di 13 anni fa, oltre alla propria infinita pazienza, può ancora nutrire la speranza di trasformare quel successo in un posto di lavoro pubblico. Chi ha ottenuto lo stesso risultato tre anni fa, invece, dovrà a breve abbandonare ogni velleità, oppure adeguarsi a ritentare la sorte in un nuovo concorso, perché la sua graduatoria non potrà sfuggire all'ordinaria tagliola triennale.

L'inciampo è avvenuto alla Camera, ma le chance di correttivi al Senato, come quelle che riguardavano le altre misure sul personale pubblico a partire dal turn over dei Comuni, sono cadute con la fiducia lampo. Attenzione, però: in Italia l'ultima parola è sempre quella del Milleproroghe.

« gennaio 2025 »
gennaio
lumamegivesado
12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031
Una frase per noi

Vi hanno detto che è bene vincere le battaglie? | Io vi assicuro che è anche bene soccombere, che le battaglie sono perdute nello stesso spirito in cui vengono vinte. || Io batto i tamburi per i morti, | per loro imbocco le trombe, suono la marcia più sonora e più gaia. || Gloria a quelli che sono caduti! | A quelli che persero in mare le navi di guerra! | A quelli che scomparvero in mare! A tutti i generali che persero battaglie, e a tutti gli eroi che furono vinti! | A gli infiniti eroi ignoti, eguali ai più sublimi eroi famosi.

Walt Whitman