12.05.2015 - resoconto dei lavori dell'assemblea di segretari comunali tenutasi a Bari ieri 11 maggio
DOCUMENTO ASSEMBLEA SEGRETARI COMUNALI PUGLIA - 11 MAGGIO 2015
In data odierna, presso la Prefettura di Bari, si è tenuto un incontro tra i Segretari Comunali della Puglia, promosso dal collega Giuseppe Longo a seguito di decisione dell’assemblea dei Segretari della Provincia di Foggia, per fare il punto della situazione alla luce della decisione del Senato della Repubblica di abolire la figura del Segretario comunale e provinciale e delle manifestazioni che si sono tenute ultimamente a Roma, organizzate sia dal M.A.L. che dalle OO. SS. CGIL – CISL – UIL e Unione. La riunione, autoconvocata dai colleghi a prescindere dalla loro adesione o meno ad organizzazioni sindacali ed associazioni, è stata promossa anche per non disperdere il lavoro e l’attività avutasi in Puglia negli ultimi mesi; attività svolta esclusivamente a difesa della categoria e della dignità del Segretario comunale, quale dipendente pubblico ed al servizio della Nazione.
Alla riunione hanno presenziato, tra gli altri, il segretario MAL e referente per la Provincia di Bari del M27M Floriana Galluci; i delegati Confsal Fenal Annamaria Guglielmi e Monica Calzetta; il referente per la provincia di Foggia del M27M Pietro D’Onofrio.
Dopo ampia discussione e confronto aperto, scevro da qualsiasi formalismo, sono state condivise le seguenti conclusioni:
- Ribadiscono, soprattutto in un'ottica di riforma, la centralità della figura del Segretario comunale nell'ambito della pubblica amministrazione locale.
- L’immediata apertura di un tavolo di confronto per avviare un percorso di riforma che valorizzi il ruolo e la figura del Segretario, soprattutto alla luce delle funzioni assegnate in materia di controlli (collaborativi) ed anticorruzione, stralciando quanto approvato dal Senato e riportare il confronto nell’ambito della discussione relativa alla nuova Carta delle Autonomie Locali.
- Considerano la proposta di abolizione del Segretario, all'esame della Camera dei Deputati, non accettabile per contrasto palese con il dettato costituzionale e non convincente sotto il profilo delle tutele accordate alla categoria. Infatti, essa presenta, nonostante le modifiche intervenute, ancora forti e numerosi punti di criticità.
- Riempire di contenuti e fatti concreti il dichiarato stato di agitazione e mobilitazione della categoria, per evitare che siano solo e soltanto slogan del momento e dell’occasione.
In particolare è stato evidenziato che la proposta licenziata dal Senato della Repubblica ed all'esame della Camera dei Deputati:
1) costituisce una inaccettabile ed unilaterale reformatio in peius dello status giuridico e della posizione lavorativa dei Segretari comunali in primis e della dirigenza pubblica più in generale, introducendo di fatto un meccanismo di licenziamento senza causa;
2) non prevede forme di exit strategy, le quali sono demandate con formule generiche e prive di garanzie, alla decretazione delegata, costituendo in tal senso il disegno di legge una delega in bianco inaccettabile;
3) non garantisce meccanismi di terzietà ed imparzialità della dirigenza dalla politica e criteri oggettivi di scelta e di valutazione della performance ai fini della revoca e/o della mancata conferma, foriere di possibile licenziamento;
4) come più volte ribadito dalla Corte dei conti e confermato dalla R.G.S. e dalla Commissione Bilancio del Senato, la norma, così come formulata, non è priva di riflessi sul bilancio consolidato dello Stato e priva di adeguata valutazione di compatibilità finanziaria, con ciò ponendo già incisivi ostacoli a strumenti di tutela da inserirsi nei decreti successivi.
La discussione ha evidenziato anche il comportamento del Prefetto dr. Umberto Cimmino, il quale, in considerazione del ruolo assegnato, invece di tutelare la categoria, assume posizioni pretestuose ed incomprensibili, soprattutto nel delicato momento che i Segretari stanno vivendo, con note e decisioni unilaterali che comportano pregiudizio e nocumento economico e di immagine per i Segretari interessati, come la nota riguardante le segreterie convenzionate e quella relativa all’impossibilità di assegnare Segretari ad Enti di fascia inferiore rispetto a quella di iscrizione, procurando infondato allarme tra i Sindaci su presunto danno erariale in caso di nomina. Addirittura è quasi certa la decisione di oscurare i siti delle ex Sezioni regionali, senza motivazione alcuna, impedendo di fatto ai Segretari di avere le notizie e le informazioni necessarie ed indispensabili per la propria attività. Nella discussione è stata rappresentata la necessità di annullare immediatamente le note emanate e, oltre a stigmatizzare il comportamento del Prefetto, sono state chieste le sue dimissioni .
Nella discussione ed il confronto:
A) è stata ribadita la posizione, già affermata da un'ampia rappresentanza della categoria in più di una occasione di confronto, dello STRALCIO della riforma dei Segretari Comunali, come accaduto per altre figure della dirigenza pubblica, per confrontarsi su un'ipotesi organica di riforma, all'interno della nuova Carta delle Autonomie Locali e comunque si chiede di portare in cinque anni il periodo transitorio in cui è previsto l’obbligo di conferire l’incarico di direzione apicale ai Segretari.
B) è stato considerato lo sciopero indetto dalla Confsal Fenal un momento rilevante della protesta, al fine di far sentire la voce del dissenso della categoria e ritengono utile comunque aderire, aldilà dei numeri e della rappresentatività sindacale, auspicando il coinvolgimento delle altre sigle sindacali;
C) è stato auspicato che tutte le sigle sindacali riprendano unitariamente la lotta e la mobilitazione reale per la difesa e tutela della categoria, trovando la strada della convergenza ed evitare fratture interne che nuocciono prima di tutto ai Segretari comunali stessi, collegandosi alla protesta della dirigenza pubblica in generale;
D) è stato deciso di elaborare un documento congiunto, con l'ausilio di legali e professori universitari, amministrativisti e costituzionalisti, per sollecitare l'attenzione dei parlamentari sugli aspetti di criticità e di illegittimità costituzionale della pseudo riforma, anche quale prodromico di futuri risorsi alla Autorità Giudiziaria competente;
E) è stata confermata l'iniziativa della restituzione simbolica dei decreti aniticorruzione proposta dal M27M ed auspicato la partecipazione di tutti i colleghi.
I presenti hanno deciso di inviare copia del presente documento alle OO. SS. ed alle Associazioni dei segretari, oltre alla relativa diffusione tra i colleghi, con l’invito e l’auspicio che si continui a lottare per il mantenimento della legalità e della buona amministrazione e che il Segretario continui ad essere la figura di vertice dell’organizzazione del Comune e punto cardine e centrale per l’imparzialità dell’attività amministrativa.
Bari, 11 Maggio 2015