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10.02.2015 - Segretari enti locali Mozione all'Ars contro l'abolizione

un articolo tratto da La Gazzetta del Sud di oggi 10.02.2015

 

Segretari enti locali.

Mozione all'Ars contro l'abolizione

10/02/2015

Presentata dai deputati regionali Nello Musumeci, Santi Formica, Giovanni Ioppolo e Giorgio Assenza. Si chiedono iniziative a sostegno della figura professionale

 

I deputati Nello Musumeci, Santi Formica, Giovanni Ioppolo (Lista Musumesi verso Forza Italia) e Giorgio Assenza (Forza Italia) hanno presentato una mozione all’Assemblea Regionale Siciliana per assumere iniziative per scongiurare la paventata abolizione della figura del Segretario negli enti locali.

La mozione n. 382, depositata a fine 2014, dovrebbe approdare presto in aula.

Il disegno di legge n. 1557 “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, all’art. 10 (Dirigenza pubblica) delega il governo Renzi ad adottare decreti legislativi in materia di dirigenza pubblica, prevedendo, tra l’altro, l’abolizione dei segretari comunali e provinciali.

I firmatari vogliono impegnare la giunta regionale affinché ponga in essere tutti gli strumenti di sua competenza per scongiurare la prevista abolizione del segretario comunale, rafforzando e rendendo più efficace il ruolo da questo esercitato.

La mozione riconosce il segretario comunale come colui che, da sempre, opera per la legalità, la trasparenza ed il buon funzionamento degli enti.

Il segretario comunale è una figura storicamente presente negli enti locali e rappresenta l'evoluzione storica della figura del cancelliere del comune, sorta in età comunale e mantenutasi fino all'epoca moderna. Una figura analoga era già presente in tutti gli stati italiani preunitari.

L’iscrizione all’albo dei segretari comunali continua ad avvenire unicamente in seguito ad un corso al quale si accede per concorso pubblico. Anche le progressioni di carriera avvengono tramite corsi-concorsi.

“Tale percorso formativo – si legge nella mozione - che non ha uguali nella pubblica amministrazione, garantisce che il segretario comunale abbia le necessarie competenze per espletare il proprio incarico nei comuni delle diverse classi demografiche”.

I firmatari della mozione pongono la loro attenzione anche sulle funzioni che la L. 190/2012 pone in capo al segretario degli enti locali anche in materia di anticorruzione.

Contro l’abolizione del segretario degli enti locali si sono schierati moltissimi sindaci, giunte e consigli comunali, oltre che docenti universitari ed esponenti politici di diversi schieramenti, nonché più di mille cittadini che hanno partecipato alla consultazione pubblica, lanciata dall'esecutivo a inizio maggio, tramite l'attivazione dell'account rivoluzione@governo.it.

Sulla vicenda hanno già assunto posizione i consigli regionali di Lombardia, Liguria, Campania, Marche, Basilicata e Toscana ed adesso dovrebbe toccare alla Sicilia.

“La normativa anticorruzione – scrivono Musumeci e gli altri firmatari - è di particolare importanza in Sicilia, interessando la più generale prevenzione dei fenomeni di alterazione e contaminazione dei principi costituzionali di uguaglianza e di imparzialità della pubblica amministrazione”.

Lo stesso governatore Rosario Crocetta, in più occasioni, si è pronunciato a favore dei segretari comunali.

Dopo l’annuncio di Renzi sull’abolizione (30 aprile 2014), intervenendo all’happening “No alla mafia” a Castelvetrano si era addirittura spinto a dichiarare “La Sicilia non recepirà la proposta di eliminare la figura dei Segretari dei Comuni, ritenendo queste figure garanti della corretta gestione amministrativa”.

 

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