08.02.2015 - exit strategy: una proposta dal forum
tratto da http://www.forumsegretari.emunicipio.it/
I punti fondamentali sono questi:
1) Accettare la scelta abolizionista del Governo, invitando comunque il Governo stesso al rispetto del sacro principio: pacta sunt servanda (nessuno di noi si è autonominato dirigente pubblico).
2) Chiedere, in contropartita, l’apertura di un tavolo di trattativa che disegni il futuro dei lavoratori forzosamente rottamati, nei seguenti termini:
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a. Regime speciale di doppia iscrizione dei segretari sia nel ruolo dei dirigenti statali che in quello dei dirigenti locali;
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b. Prioritaria riserva dei posti disponibili in favore dei segretari, in tutti i casi di nuova assunzione da parte delle P.A., sino all’integrale riassorbimento degli esuberi;
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c. Periodo di disponibilità “protetta” sino alla nuova ricollocazione per tutti;
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d. speciali tutele che tengano conto dei carichi di famiglia (compresa la presenza di portatori di handicap e di minori a carico, così come devono tutelarsi le famiglie monoreddito), l’anzianità di servizio e quella anagrafica e comunque tutele riguardo la distanza entro cui la ricollocazione deve avvenire;
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e. particolare regime di pensionamento per cui, al raggiungimento della quota 96 (con una finestra aperta almeno sino al 31.12.2020), gli ex segretari che non sono ricollocati siano posti in quiescenza senza penalizzazioni;
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f. prevedere percorsi di aggiornamento/ riqualificazione che consentano un non traumatico processo di integrazione nei nuovi contesti lavorativi;
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g. creazione di una cabina di regia e di verifica da costituirsi presso il Dip. della FP per monitorare la corretta e trasparente fase diexit strategy. Cabina di regia di cui devono fare parte rappresentanze della categoria, opportunamente selezionate in base ad un referendum (si può fare telematicamente in un batter d’occhio e sotto la vigilanza del ministero dell’interno).