03.04.2015 - la collega Maria De Filippo ha lanciato una petizione
Mantenere la figura del Segretario comunale e provinciale
Il Segretario Comunale e Provinciale da sempre rappresenta nelle Amministrazioni locali la figura del pubblico ufficiale "terzo", dotato di competenza multidisciplinare, garante della legalità. Una figura istituzionale, con funzione di direzione complessiva dell’Ente locale, che assicura e garantisce il controllo pubblico dei cittadini, esercitando un ruolo di primo piano nella lotta alla corruzione e nella prevenzione delle illegalità.
Questa figura storica oggi ha un nemico in più: il disegno di legge delega n. 1577, comunemente noto come Riforma della PA, il quale sancisce “l’abolizione della figura del segretario”.
La nostra società, caratterizzata da un flusso di informazioni intenso e costante e i cittadini onesti - che ritengono valori imprescindibili il rispetto delle leggi e l'etica dei comportamenti e che nel Segretario riconoscono l’ostacolo al malaffare nelle realtà locali -, non possono permettere che venga cancellata la figura di questo dirigente.
Negli ultimi tempi si sente parlare di prevenzione della corruzione, di inasprimento delle pene, di ampliamento dei regimi di prescrizione. Queste dichiarazioni di intenti, prive di conseguenti effettive azioni, sono solo diversivi per l'opinione pubblica, un tentativo di gettare fumo negli occhi dei cittadini. Con la scusa di deburocratizzare (c'è addirittura un decreto-legge che contiene questa espressione) l'azione amministrativa, si procede all’ eliminazione degli ultimi presidi di legalità.
Accade infatti che, da una parte, anche il presidente dell’Autorità Nazionale AntiCorruzione, Raffaele Cantone, riconosca nel Segretario, responsabile per legge delle politiche contro la diffusione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni, “lo strumento di garanzia della legalità e dell’imparzialità nelle amministrazioni locali ….”, mentre dall'altra, in maniera irriverente, silenziosa e per questa ragione ancora più subdola, il Governo proceda spedito nel processo di abolizione del Segretario comunale che produrrà, come risultato, la deresponsabilizzazione amministrativo-contabile dei politici e il processo finale di asservimento della classe dirigente a questi ultimi, attraverso una sostanziale arbitrarietà nella nomine delle figure di vertice, come i direttori generali – soggetti privi di storia amministrativa e di dubbia utilità nelle Amministrazioni locali - e di dirigenti fiduciari, magari senza laurea e privi di requisiti professionali.
L’abolizione dei Segretari Comunali è finalizzata a far saltare il “sistema delle regole" agevolando il consolidarsi di procedure irregolari, soggette solo all’eventuale controllo politico di possibile compromesso.
In un periodo di grave crisi come quello che stiamo attraversando, la legalità diventa un obiettivo prioritario. L’illegalità riverbera i suoi effetti devastanti sul piano economico: l’Europa quantifica le risorse sottratte ogni anno in Italia dalla corruzione in 60 miliardi di euro. In definitiva, non ci può essere sviluppo senza rispetto della legalità.
Chiedo, pertanto, al Presidente della Repubblica, al Consiglio dei ministri e al Parlamento di ascoltare la mia richiesta, che è la stessa di molti cittadini che vogliono uno Stato più rigoroso e, come tale, capace di attrarre l'interesse degli imprenditori stranieri a investire in Italia per la bellezza dei posti, per l'intelligenza delle menti qui presenti, per il rispetto nell'applicazione delle norme.
Voglio uno Stato sano, voglio che ci sia il Segretario Comunale e Provinciale a tutelare l’Amministrazione, a garantire la legalità.
Non voglio che l’ultimo baluardo della legalità e della correttezza amministrativa venga spazzato via da una silenziosa e scellerata scelta politica che, dichiarando il falso obiettivo di semplificare la pubblica amministrazione, elargisce l'ennesimo regalo a chi corrompe e calpesta le leggi.
Se sei d’accordo firma la
PETIZIONE
NO ALL’ABOLIZIONE DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI
