Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Strumenti personali

Associazione Nazionale Professionale Segretari Comunali e Provinciali
Tu sei qui: Home / Archivio News / Anno 2015 / Agosto / 06/08/2015 - riforma Madia: un commento di un collega

06/08/2015 - riforma Madia: un commento di un collega

tratto da FB

L’art. 17 della legge di riforma della PA appena approvata in via definitiva dal Senato delega il Governo a riordinare la disciplina del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

Tra i principi e i criteri direttivi cui dovranno uniformarsi i futuri decreti attuativi, si segnalano in particolare i seguenti:

• il rafforzamento del principio di separazione tra indirizzo politico amministrativo e gestione, con conseguente responsabilità amministrativo-contabile dei dirigenti per l’attività gestionale, mediante esclusiva imputabilità agli stessi della responsabilità amministrativo-contabile per la gestione (lett. t).

Il sistema è ora perfetto e completo.

Con la riforma Madia i dirigenti me li posso scegliere io e anche senza concorso; nel caso in cui facciano i cattivi (questi ingrati) e non mi obbediscano senza fiatare li posso comunque mandare a casa (ma nel vero senso della parola: A CASA, non senza incarico come oggi, ma A CASA!)) per "mancato raggiungimento degli obiettivi" (quali poi? boh...ma che importa?); posso imporgli (con la mia infallibile capacità di "moral suasion") di fare qualsiasi schifezza a loro firma (altrimenti li mando a casa, disoccupati a 50 anni) e, se per caso 'sti impuniti vogliono tirarmi in mezzo ad una responsabilità rilevata dal giudice dicendo che comunque la volontà partiva da me, mi metto al riparo con l'art.17 lettera t) sopra riportato.

Il sistema è chiuso, perfetto ed inattaccabile.

 

« gennaio 2025 »
gennaio
lumamegivesado
12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031
Una frase per noi

Vi hanno detto che è bene vincere le battaglie? | Io vi assicuro che è anche bene soccombere, che le battaglie sono perdute nello stesso spirito in cui vengono vinte. || Io batto i tamburi per i morti, | per loro imbocco le trombe, suono la marcia più sonora e più gaia. || Gloria a quelli che sono caduti! | A quelli che persero in mare le navi di guerra! | A quelli che scomparvero in mare! A tutti i generali che persero battaglie, e a tutti gli eroi che furono vinti! | A gli infiniti eroi ignoti, eguali ai più sublimi eroi famosi.

Walt Whitman