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24/09/2020 - Declinazioni della dignità sociale. L'iscrizione anagrafica nella sentenza n. 186/2020 della Corte costituzionale

tratto da federalismi.it
DI STEFANO ROSSI
Declinazioni della dignità sociale. L'iscrizione anagrafica nella sentenza n. 186/2020 della Corte costituzionale
 
Abstract [It]: Con la sentenza n. 186/2020 la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto dell’iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo contenuta nel “Decreto Sicurezza” (d.l. n. 113/2018). Il saggio analizza le motivazioni del giudice costituzionale ponendo in rilievo come il canone della ragionevolezza - utilizzato per svolgere un giudizio di natura intrinseca e per vagliare un’ipotesi di disparità di trattamento - venga a garantire la pari dignità sociale, condizione, sostanza e fine del pieno sviluppo della persona umana.
 
Sommario1. La battaglia contro il divieto di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo tra poteri territoriali e cause strategiche. 2. La residenza come diritto minimo. 3. Tra giudizio cautelare ed incidentale. 4. L’interpretazione costituzionalmente orientata tra voluntas legis e voluntas legislatoris. 5. La decretazione d’urgenza come regola della disciplina dell’immigrazione. 6. L’iscrizione anagrafica come diritto ai diritti.
 
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Vi hanno detto che è bene vincere le battaglie? | Io vi assicuro che è anche bene soccombere, che le battaglie sono perdute nello stesso spirito in cui vengono vinte. || Io batto i tamburi per i morti, | per loro imbocco le trombe, suono la marcia più sonora e più gaia. || Gloria a quelli che sono caduti! | A quelli che persero in mare le navi di guerra! | A quelli che scomparvero in mare! A tutti i generali che persero battaglie, e a tutti gli eroi che furono vinti! | A gli infiniti eroi ignoti, eguali ai più sublimi eroi famosi.

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