02/10/2020 - Il concorso pubblico scopre il pc - Procedure informatizzate nelle sedi decentrate della p.a.
tratto da Italia Oggi del 02.10.2020
La Funzione pubblica ha elaborato il primo bando-tipo per il reclutamento dei dipendenti
Il concorso pubblico scopre il pc - Procedure informatizzate nelle sedi decentrate della p.a.
di Francesco Cerisano
Subito un bando-tipo per il reclutamento dei dipendenti e del personale amministrativo degli enti locali (Area II). E nei prossimi giorni ne arriverà un altro per i concorsi dei funzionari (Area III).
Il dipartimento della Funzione pubblica (si veda ItaliaOggi di ieri) ha licenziato il primo modello per snellire le selezioni nel pubblico impiego attraverso procedure informatizzate che garantiranno una digitalizzazione completa delle prove, dalla fase dell'iscrizione fino allo svolgimento del concorso vero e proprio.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire obbligatoriamente per via telematica tramite il Sistema pubblico di identità digitale (Spid). La data di presentazione online della domanda di partecipazione sarà certificata e comprovata da apposita ricevuta elettronica.
Le prove preselettive e scritte si svolgeranno esclusivamente in via informatica presso le sedi decentrate. Le commissioni esaminatrici e le sottocommissioni potranno svolgere i propri lavori in modalità telematica, garantendo comunque la sicurezza e la tracciabilità delle comunicazioni. Le commissioni potranno essere integrate da componenti aggiuntivi per la valutazione delle conoscenze e competenze linguistiche, informatiche e digitali. E nella valutazione si terrà conto delle esperienze lavorative svolte dal candidato, delle attitudini utili allo svolgimento delle mansioni e delle competenze trasversali e tecniche.
«L'obiettivo», ha spiegato la ministra della p.a. Fabiana Dadone, «è quello di accrescere l'efficienza dell'organizzazione e dell'azione amministrativa, assicurando l'inserimento di nuove risorse e competenze innovative e tenendo conto della necessità di dislocare le prove sui territori».
I bandi-tipo sono stati previsti a fine dicembre 2019 dall'ultimo decreto legge Milleproroghe (articolo 18 del dl n.162/2019) che ha inserito una norma ad hoc all'interno della legge «Concretezza» (legge n. 56/2019) allo scopo di accelerare le procedure di assunzione nel triennio 2020-2022. Ma poi il Covid ne ha rallentato l'elaborazione che, a norma di legge, sarebbe dovuta arrivare entro il 30 marzo e invece è arrivata ieri.
Oltre ai bandi-tipo, il Milleproroghe ha previsto che il dipartimento della Funzione pubblica possa gestire le procedure concorsuali e le prove selettive delle amministrazioni che ne faranno richiesta.