06/11/2020 - Dalla Sardegna Tar e Corte dei conti si pronunciano sugli incarichi ai pensionati
Il Tar Sardegna, con sentenza n. 566/2020 , ha sospeso il giudizio per sottoporre la questione alla Corte di giustizia Ue, la quale si è limitata ad avallare la normativa nazionale che vieta alle amministrazioni pubbliche di assegnare incarichi a persone collocate in quiescenza, a condizione che, da un lato, detta normativa persegua uno scopo legittimo di politica dell'occupazione e del mercato del lavoro, dall'altro i mezzi impiegati per conseguire questo obiettivo siano idonei e necessari.
A fronte della risposta non proprio netta fornita dal giudice europeo, il Tar ha analizzato la vicenda da un altro punto di vista, ossia dalla circostanza che l'avviso di selezione ha previsto un compenso di mille euro annui onnicomprensivi, ritenuto dai giudici «sostanzialmente assimilabile a un rimborso spese»
Sulla medesima questione si è espressa la sezione di controllo per la Sardegna con il parere n. 90, esaminata dalla diversa ma concomitante prospettiva del conferimento di incarichi a soggetti in quiescenza nel caso di società interamente partecipata da pubbliche amministrazioni. Secondo i magistrati contabili, l'articolo 5, comma 9, non lascia spazi per soluzioni ermeneutiche divergenti dal chiaro disposto normativo che espressamente stabilisce il divieto di conferire cariche in organi di governo non solo nelle amministrazioni pubbliche ma anche nelle società da esse controllate.
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