22/03/2020 - La sanzione più efficace è quella pecuniaria: basta puntare su una multa da 3mila euro
tratto da Il Sole 24 Ore - 21 Marzo 2020
La sanzione più efficace è quella pecuniaria: basta puntare su una multa da 3mila euro
di Massimo Bergami*, Giovanni Leone**
Il Sole 24 Ore - 21 Marzo 2020
A seguito delle misure di contenimento del contagio (DPCM 8 e 9 marzo 2020), riguardanti lo spostamento delle persone dalle proprie abitazioni senza una valida ragione, quasi 50.000 individui sono stati denunciati per inosservanza di un provvedimento dell' Autorità e alcune migliaia per false dichiarazioni o per procurata epidemia colposa. Se si prescinde da questi ultimi, per soffermarsi sui primi, che rappresentano il gruppo più numeroso, non è difficile immaginare che nelle prossime settimane il numero possa anche raddoppiare. L' articolo 650 del codice penale prevede che questo reato sia punibile con l' arresto fino a tre mesi o con l' ammenda fino a 206 euro.
Queste sanzioni, tuttavia, saranno comminabili solo all' esito di processi penali, che avranno costi notevolmente più elevati delle ammende previste, oltre a prefigurare enormi aggravi organizzativi per procure e tribunali. Pene incerte, differite nel tempo e costi per la collettività. Il rispetto dell' obbligo di non spostarsi dalle abitazioni, se non quando consentito e comunque indispensabile, resta un problema e apparentemente queste sanzioni non riescono a scoraggiare chi non comprende l' importanza di osservare le norme per sconfiggere una malattia contagiosissima, la cui diffusione dipende in larga misura dai comportamenti di ogni singolo individuo.
Perché, limitatamente al divieto di spostamento, non scegliere una strada differente e puntare sull' efficacia immediata e ben più significativa delle sanzioni? L' introduzione di uno specifico illecito amministrativo, munito di una sanzione pecuniaria di effettiva capacità di deterrenza, potrebbe rappresentare un modo per dissuadere i più coriacei che continuano ad uscire con i pretesti più diversi. Alle persone che non rispettano l' obbligo di non circolare potrebbe essere contestata una contravvenzione dalle forze dell' ordine di importo molto più significativo, ad esempio 3.000 euro. A questo punto, ai contravventori resterebbe solo la possibilità di pagare, eventualmente avvalendosi del beneficio per i versamenti effettuati entro 5 giorni, ovvero di ricorrere al giudice civile entro 30 giorni con motivazioni oggettive, proprio come avviene nel caso di contravvenzioni al codice della strada.
Il che comporterebbe, oltre all' aggravio del costo di un processo per spese legali, anche il pagamento dell' intero importo, delle spese ed interessi in caso di rigetto del ricorso. Gli italiani sono tradizionalmente molto sensibili ai provvedimenti che toccano il proprio portafoglio e l' imminenza delle conseguenze pecuniarie potrebbe scoraggiare chi ancora non si adegua alle norme per senso civico. L' inserimento di questa norma in un prossimo decreto legge, immediatamente operativo, da convertire successivamente in legge, renderebbe questo sistema sanzionatorio tale da scoraggiare coloro che non si rendono conto delle centinaia di vite umane colpite dal virus.
Evidentemente gli altri reati (false dichiarazioni, procurata epidemia colposa, ecc.) devono restare punibili penalmente, ma l' amministrazione giudiziaria non si vedrebbe piombare addosso un numero abnorme di procedimenti, andando ad aggravare situazioni già molto complicate dal punto di vista organizzativo. E per dirla tutta, se qualche furbetto pensasse che tutto finirà in una bolla di sapone, inizierebbe a pagare subito.
* Università di Bologna
** Università degli Studi di Napoli Federico II.