10/03/2020 - No al regolamento comunale che limita le consultazioni popolari ai soli residenti «storici»
segnaliamo da quotidianoentilocali.ilsole24ore.com
No al regolamento comunale che limita le consultazioni popolari ai soli residenti «storici»
di Pietro Alessio Palumbo
È arbitrario il regolamento comunale che limita ai soli residenti da più di cinque anni la possibilità di partecipare agli istituti civici di partecipazione e democrazia diretta quali istanze, petizioni, referendum consultivi. E ciò perché esula dal potere regolamentare del Comune, la possibilità di comprimere il diritto costituzionale di cittadinanza partecipata, che resta garantito a tutti i cittadini residenti nella comunità locale senza limitazioni temporali legate alla durata storica della residenza, in questo modo allestendo una sorta di «classifica» degli aventi diritto al pieno esercizio della cittadinanza. Evocando, pur senza espressi richiami, le ricostruzioni della Corte Costituzionale in tema di gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, il Tar Campania con la sentenza 146/2020 ha fatto il punto sulla centralità dei diritti civici della persona con particolare riguardo all'esercizio degli istituti di democrazia partecipata, escludendo a piena voce la possibilità di un legame a qualsivoglia forma di «credito» da residenza.