05/03/2020 - Validi i tetti ai compensi degli avvocati interni se frutto di accordi sindacali
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Validi i tetti ai compensi degli avvocati interni se frutto di accordi sindacali
di Vincenzo Giannotti
Un regolamento dell'ente che stabilisca una limitazione ai compensi degli avvocati interni non lederebbe il decoro e il prestigio connessi alla professione intellettuale da loro svolta, qualora la decisione dell'ente sia frutto di un preventivo accordo sindacale. Così, non può essere considerata irragionevole la decisione di ridurre i compensi oltre che per gli oneri riflessi anche per l'Irap. Deve essere considerata congrua la decisione di non superare il limite delle spese sostenute nell'anno 2013 attraendo in quel limite anche le spese poste a carico della parte soccombente. Ancora, non sarebbe illogica la decisione che ricolleghi l'erogazione dei compensi soltanto al caso di transazione a seguito di «sentenza favorevole con liquidazione delle spese a carico della controparte», escludendo dal riconoscimento le transazioni a seguito di sentenza favorevole con compensazione delle spese di lite. Infine, non si è in presenza del travisamento dei fatti se le disposizioni regolamentari prevedono che in caso di assistenza, difesa e rappresentanza svolta congiuntamente con altro avvocato esterno, la notula dell'avvocato interno dovrà essere considerata al netto della somma corrisposta e/o spettante all'avvocato esterno. Sono queste le conclusioni contenute nella sentenza del Tar della Liguria (sentenza n. 100/2020).