05/03/2020 - Coronavirus - Conte chiude scuole e atenei: «Evitiamo collasso ospedali»
tratto da quotidianoentilocali.ilsole24ore.com e qui pubblicato eccezionalmente quale fonte attendibile in situazione confusa
Coronavirus/4 - Conte chiude scuole e atenei: «Evitiamo collasso ospedali»
di Marzio Bartoloni ed Eugenio Bruno
Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. Una misura straordinaria mai vista dal dopoguerra in poi. Ma stop anche a convegni, meeting, manifestazioni ed eventi di qualsiasi natura comprese le partite di calcio che si giocheranno a porte chiuse. La nuova stretta anti-contagio è arrivata ieri con la firma da parte del premier Conte di un nuovo Dpcm dopo una lunga attesa carica di tensioni sopratutto per la scelta di lasciare a casa 10 milioni di studenti. Una decisione presa dal Governo nonostante il parere non proprio favorevole del Comitato tecnico scientifico che sarebbe stato dubbioso sull’efficacia della misura. A spingere sulla chiusura delle scuole è stato soprattutto il ministro della Salute Roberto Speranza preoccupato dal pesante impatto dell’emergenza sugli ospedali anche alla luce dei dati della diffusione del virus: l’ultimo bollettino di ieri della Protezione civile vede ancora salire i contagi a 2706 (+443 rispetto al giorno prima) e i morti a 107, ma con una preoccupante crescita dei pazienti ricoverati (ben 1346) e di quelli, i più critici, in terapia intensiva che sono più del 10% (295 in tutto).
L’esigenza di evitare il collasso degli ospedali attraverso nuove misure di contenimento è stata sottolineata ieri da Conte: «Perché il sistema sanitario per quanto efficiente e eccellente rischia di andare in sovraccarico». «Finché i numeri sono bassi, il Ssn può assisterli efficacemente - ha aggiunto il premier su Facebok - ma in caso di crescita esponenziale non solo l’Italia ma nessun Paese al mondo lo potrebbe affrontare». Nel frattempo il ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni con l’indicazione di potenziare del 50% i letti in terapia intensiva e del 100% quell in pneumologia e malattie infettive. Le risorse, anche per gli acquisti dei macchinari dovrebbero arrivare nel decreto della prossima settimana.
Nel Dpcm oltre alla sospensione delle lezioni nelle scuole e nelle università c’è una moral suasion per incentivare la didattica a distanza e una nuova stretta su gite e certificati medici obbligatori dopo 5 giorni di assenza per malatti infettiva. Per venire incontro alle famiglie che dovranno, inevitabilmente organizzarsi per gestire un’emergenza nell’emergenza il Governo pensa già a delle misure. La ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti, ha già annunciato che arriveranno «misure di sostegno e aiuto alle famiglie: sostegno economico per le spese di babysitting e estensione dei congedi parentali per le lavoratrici e i lavoratori». Un'eventualità confermata anche dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri con la norma che potrebbe entrare prossimo decreto (si veda pagina 3).
Nonostante la sospensione delle attività didattiche gli istituti scolastici resteranno aperti.Magari in una fascia oraria ridotta rispetto a oggi. A deciderlo sarà il dirigente con i responsabili di plesso che saranno al loro posto. Così come i bidelli, il personale di segreteria, gli assistenti tecnici. Si porterà avanti l'ordinaria amministrazione e in molti casi di provvederà a igienizzare i locali prima del ritorno degli alunni. I docenti invece potranno non presentarsi. Ma sono invitati a sviluppare forme di didattica a distanza. Su questo la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, si è impegnata espressamente «a far sì che il servizio pubblico essenziale seppur a distanza venga fornito a tutti inostri studenti». Lezioni a distanza che vede impegnati anche gli atenei. Chi non le seguirà non avrà conseguenze «ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni».