03/03/2020 - All'attività di assistenza al Rup si applica l'appalto di servizi 

Le attività di assistenza al responsabile unico del procedimento sono servizi di natura intellettuale e per il loro affidamento si applicano le procedure del codice dei contratti pubblici non quelle per gli incarichi professionali. Il Tar Puglia-Bari, sezione I, con la sentenza n. 237/2020 , ha chiarito i profili applicativi dell' articolo 31, comma 8 del Dlgs 50/2016, delineando la natura del rapporto e le regole di affidamento. I giudici amministrativi hanno precisato anzitutto che il confine tra incarico professionale conferito dalla pubblica amministrazione, regolato dalle norme civilistiche in materia di contratto d' opera intellettuale (articoli 2222 del codice civile) e la prestazione di servizi (disciplinata dal Dlgs 50/2016), è stato più volte preso in esame dalla giurisprudenza, che ha definito chiaramente i contorni dei due moduli operativi.

In questo quadro, l' elemento qualificante l' appalto di servizi, oltre alla complessità dell' oggetto e alla predeterminazione della durata dell' incarico, è la circostanza che l' affidatario dello stesso necessiti, per il suo espletamento, di apprestare una specifica organizzazione finalizzata a soddisfare i bisogni dell' ente. Ne deriva che il confine fra contratto d' opera intellettuale e contratto d' appalto è individuabile sul piano civilistico in base al carattere intellettuale delle prestazioni oggetto del primo e in base al carattere imprenditoriale del soggetto esecutore del secondo.

L' appalto di servizi, pur presentando elementi di affinità con il contratto d' opera, rispetto al quale ha in comune almeno il requisito dell' autonomia rispetto al committente, si differenzia da quest' ultimo in ordine al profilo organizzatorio, atteso che l' appaltatore esegue la prestazione con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, rivestendo normalmente la qualità di imprenditore. I giudici amministrativi evidenziano come le attività di assistenza al Rup siano pertanto da ricondurre alla nozione di appalto di servizi, il quale ricorre ogni qualvolta in capo al soggetto affidatario venga a prefigurarsi l' obbligo di organizzare le stesse in funzione di una risposta complessiva alle esigenze dello stesso responsabile unico del procedimento.

Le implicazioni operative della sentenza sono riscontrabili anzitutto nella conferma della qualificazione delle attività di supporto al rup come servizi di natura intellettuale, per cui, in caso di valori che determinino lo sviluppo di procedure di gara, è obbligatorio l' utilizzo del criterio dell' offerta economicamente più vantaggiosa. Qualora il dimensionamento economico di tali servizi sia inferiore ai 40.000 euro, la stazione appaltante potrà procedere mediante affidamento diretto, attraverso il ricorso al mepa (nel quale il bando servizi prevede una specifica categoria relativa ai servizi di supporto specialistico alle amministrazioni pubbliche), ad altri mercati elettronici o alle piattaforme telematiche messe a disposizione dai soggetti aggregatori regionali.

La sentenza del Tar Puglia evidenzia peraltro l' ampia varietà di attività che sono riconducibili ai servizi di assistenza al rup, poiché l' elencazione del comma 8 dell' articolo 31 del codice dei contratti pubblici comprende sia servizi afferenti ai profili tecnici (progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione dei lavori, direzione dell' esecuzione, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, di collaudo) sia altre attività che la stazione appaltante ritenga indispensabili a supporto dell' attività del responsabile unico del procedimento. La formula aperta consente di ricondurre in questo novero le attività di supporto amministrativo e gestionale, quelle di tipo giuridico-legale e quelle di analisi economica (in particolare per le procedure relative ai partenariati pubblico-privati).