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02/03/2020 - Piano di sicurezza e coordinamento (POS)

tratto da risponde.leggiditalia.it
Piano di sicurezza e coordinamento (POS)
Il rifiuto ad opera dell'appaltatore di adeguare il piano di sicurezza e coordinamento (POS), di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, alle prescrizioni impartite dal responsabile dei lavori e dal coordinatore della sicurezza, può costituire circostanza ostativa alla consegna dei lavori e, indi, determinare "grave inadempimento" tale da legittimare l'amministrazione alla risoluzione del contratto per inadempimento dell'appaltatore, ai sensi dell'art. 108, comma 3, D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50?
a cura di Gare e Appalti Consulting SF
 
Al fine di dare adeguata risposta al quesito posto giova svolgere alcune precisazioni a carattere di definizione e di inquadramento generale per poter meglio comprendere la risposta finale.
Come noto la normativa appalti, a livello di esecuzione del contratto, trova la propria disciplina negli artt. 100 - 113D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50.
Di tutta evidenza che tali articoli non esauriscono l'ambito normativo della fase dell'esecuzione del contratto che al momento trova l'applicazione "di riflesso" delle norme pur se formalmente abrogate del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 e delle linee guida A.N.AC. n. 3 sul RUP.
Non solo, essendo quella dell'esecuzione del contratto una materia ad impatto sicurezza, igiene e salute, deve informarsi ai dettami previsti in tale ambito che è regolato principalmente dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Ciò detto, il POS è un documento che tutte le imprese esecutrici devono redigere prima di iniziare le attività operative in un cantiere temporaneo o mobile, come previsto dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
È redatto dal datore di lavoro dell'impresa esecutrice, in riferimento al singolo cantiere interessato, e tratta i seguenti argomenti:
- valutazione dei rischi a cui sono sottoposti i lavoratori dell'impresa;
- misure di prevenzione e protezione da adottare per eliminare o contenere al massimo il rischio;
- organizzazione della sicurezza dell'impresa (lavorazioni, macchine, attrezzature, ecc).
Il POS è un documento obbligatorio ai sensi dell'art. 96D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, diversamente dal Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) che in alcuni casi non è necessario redigere.
Pertanto in caso di omessa o ritardata redazione dello stesso, si viene a configurare un inadempimento contrattuale grave dell'appaltatore, idoneo non solo a (legittimando la scelta della Stazione appaltante di) impedire la consegna dei lavori (la cui esecuzione in sicurezza è garantita proprio dal POS) ma altresì ad integrare i presupposti della risoluzione contrattuale ai sensi dell'art. 108, comma 3D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50.
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