18/05/2020 - Unione - revoca servizi
tratto da risponde.leggiditalia.it
Unione - revoca servizi
L’Ente scrivente fa parte di una Unione dei Comuni a cui, illo tempore, è stato trasferito, previa convenzione, il servizio relativo agli assistenti sociali comprese le relative figure professionali (che allora prestavano servizio presso il Comune seppur a tempo determinato). Oggi l'Ente intende revocare il trasferimento del servizio di assistenza sociale acquisendolo nuovamente tra le proprie competenze. Si premette che l'assistente sociale (che ab origine prestava servizio presso l'Ente) circa 15 anni fa è stata trasferita e successivamente stabilizzata a tempo indeterminato presso l'Unione dei Comuni (da cui oggi risulta ancora dipendente); che l'Ente, revocando il trasferimento del servizio, intende riassumere tra i propri ruoli l'assistente sociale; che non vi è a monte alcun protocollo d’intesa sui criteri di trasferimento del personale dai Comuni e i criteri da seguire nell’ipotesi di rientro al Comune; che non esiste graduatoria pubblica a seguito di concorso aperta per la figura di assistente sociale né vi sono graduatorie di mobilità del personale dell’ente locale inerenti la figura professionale in questione. Per quanto sopra si chiede di conoscere la procedura con la quale poter addivenire al trasferimento/mobilità dell'assistente sociale dalla Unione al Comune.
a cura di Federico Gavioli
La domanda specifica del gentile lettore richiede un importante approfondimento che è difficile fornire con una risposta ad un quesito.
Il Ministero degli Interni con un parere del 31 luglio 2013 si era espresso sul caso in cui vi era stato il recesso unilaterale dall'Unione, alla quale era stato trasferito il servizio di polizia municipale, con il conferimento di n. 3 unità di personale. A seguito di detto recesso era stato chiesto di conoscere se sussisteva l'obbligo, come previsto nell'atto di adesione all'Unione, del reintegro delle predette tre unità di personale, tenuto conto che una di queste aveva chiesto, ed ottenuto dall'Unione la mobilità volontaria presso un'altra Unione di Comuni e che il rispetto dei limiti di spesa del personale, imposti dal patto di stabilità interno, consentiva il reintegro di solo 2 unità di personale.
Il Ministero faceva presente che la problematica relativa al reintegro dei lavoratori, già dipendenti comunali, nell'organico dell'ente a seguito della reinternalizzazione di un servizio era stata più volte analizzata dalla giurisprudenza contabile. Le Sezioni Riunite della Corte dei conti con deliberazione n. 4/PAR/2012 del 3.2.2012,affrontando la questione con riferimento al personale di società in house aveva affermato il principio secondo cui "l'ente locale, in caso di reinternalizzazione di servizi precedentemente affidati a soggetti esterni, non possa derogare alle norme introdotte dal legislatore statale in materia di contenimento della spesa per il personale, trattandosi di disposizioni, di natura cogente, che rispondono a imprescindibili esigenze di riequilibrio della finanza pubblica per ragioni di coordinamento finanziario, connesse ad obiettivi nazionali ancorati al rispetto di rigidi obblighi comunitari". Tale orientamento è stato, peraltro, ribadito dalle stesse Sezioni Riunite con deliberazione n. 26 del 24.10.2012.
Tale principio di carattere generale deve essere, pertanto, applicato in tutti i casi di reinternalizzazione di servizi precedentemente affidati a soggetti esterni, tra i quali possono ben annoverarsi le Unioni dei Comuni.
Nel caso in esame , tuttavia, la questione è molto diversa; il dipendente è a tutti gli effetti assunto a tempo indeterminato dall'Unione dei Comuni per cui la procedura di trasferimento non appare così semplice.
Dalla lettura del quesito si comprende che non vi è a monte un protocollo d'intesa sui criteri di trasferimento del personale dai Comuni e i criteri da seguire nell'ipotesi di rientro al Comune; non
esiste neppure una graduatoria pubblica a seguito di concorso aperta, per la figura di assistente sociale.
Si è del parere, pertanto, sulla base delle indicazioni fornite nel quesito, che l'unica soluzione sia quella di procedere con un bando specifico.