09/07/2020 - La disciplina delle opere pubbliche a spese del privato: un modello che si fonda su fiducia e flessibilità
tratto da federalismi.it
DI ENRICA PITINO
La disciplina delle opere pubbliche a spese del privato: un modello che si fonda su fiducia e flessibilità
Abstract [It]: L’istituto delle opere pubbliche a spese del privato, disciplinato dall’art. 20 d.lgs. n. 50/2016, è una forma di collaborazione pubblico-privato che, quale espressione del principio di sussidiarietà orizzontale, permette al privato di realizzare un’opera con spirito di liberalità, sulla base di una convenzione non onerosa per l’amministrazione. L’istituto rientra tra i “contratti esclusi” dal codice ed è assoggettato a un particolare regime giuridico, la cui interpretazione necessita di flessibilità e di un recupero di fiducia nei confronti del privato.
Sommario: 1. Premessa. 2. Origine della norma e conformità alle direttive europee e al diritto interno. 3. La ratio della norma: un potenziale incentivo alla sussidiarietà orizzontale. 4. Il regime giuridico di cui all’art. 20 e i principi generali del codice. 4.1. Le parti coinvolte e i requisiti di ammissibilità. 4.2. La proposta di convenzione e gli adempimenti dell’amministrazione. L’obbligo dell’amministrazione di provvedere sulla proposta di convenzione. 4.3. Ulteriori elementi della convenzione: l’individuazione di penali e di poteri sostitutivi. 5. La non onerosità della convenzione alla luce della giurisprudenza europea: problematiche applicative di un concetto evanescente. 6. La disciplina di cui all’art. 20 e il contratto di sponsorizzazione. 6.1. Verso un’anomala applicazione dell’economia dell’immateriale. 7. La disciplina degli extraoneri e delle opere a scomputo secondo la normativa urbanistica e dell’evidenza pubblica. 8. Conclusioni.