11/06/82020 - L'autovelox omologato non può essere impiegato come videosorveglianza nei varchi attivi
tratto da quotidianopa.leggiditalia.it
L'autovelox omologato non può essere impiegato come videosorveglianza nei varchi attivi
di Stefano Manzelli - Funzionario di polizia locale, consulente enti locali
L'autovelox omologato per il controllo automatico dell'eccesso di velocità non può essere utilizzato come un comune sistema di videosorveglianza in grado di riconoscere le targhe di tutti i veicoli in transito. Perlomeno fin tanto che non cambia il quadro di riferimento normativo. Lo ha chiarito il Ministero dei trasporti con il . La questione sulle modalità di utilizzo corretto dei sistemi di rilevamento automatico delle infrazioni è spesso oggetto di contenzioso. In particolare si discute sulla possibilità per questi strumenti di essere utilizzati non solo per rilevare l'eccesso di velocità ma anche altre violazioni e in generale per rilevare i transiti dei veicoli anche per finalità di controllo e di sicurezza urbana. Al momento nessuno strumento è stato ancora omologato per il rilevamento automatico della mancata revisione e della mancata copertura assicurativa, specifica il ministero, e "in genere degli articoli del codice della strada inerenti i requisiti per la circolazione. I dispositivi attualmente approvati/omologati possono rilevare in modo automatico soltanto le infrazioni esplicitamente richiamate nei relativi decreti, nel rispetto delle condizioni e dei limiti in essi contenuti e nei rispettivi manuali d'installazione e uso". Un altro tema delicato riguarda la possibilità di interfacciare un autovelox omologato con banche dati esterne per effettuare interrogazioni massive dei veicoli in transito. Secondo il ministero dei trasporti questa pratica già ampiamente sperimentata e diffusa con i comuni sistemi ocr di videosorveglianza non sarebbe legittima "se non per i veicoli di cui sia già stata accertata l'infrazione nei casi in cui il codice della strada lo prevede. Infatti, in coerenza con le indicazioni dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali possono essere trattati solo i dati dei veicoli di cui è stata accertata l'infrazione, ma non anche quelli dei veicoli solo potenzialmente in infrazione, come avverrebbe con un controllo massivo dei veicoli in transito". Una interpretazione decisamente molto rigida. Circa la possibilità di omologare strumenti per il controllo automatico della revisione e della mancata copertura assicurativa la circolare specifica che è stato attivato un tavolo tecnico che potrebbe definire a breve i necessari requisiti per l'approvazione dei sistemi. Attualmente nessun sistema omologato ribadisce la circolare può effettuare una rilevazione massiva delle targhe in transito. Ma è interesse del ministero agevolare questa pratica contribuendo a definire prima possibile il quadro normativo di riferimento.