11/06/2020 - Responsabile anticorruzione, l'incarico spetta ai dirigenti dell'ente
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Responsabile anticorruzione, l'incarico spetta ai dirigenti dell'ente
di Manuela Sodini
Anac, con la delibera n. 453/2020, formula la massima secondo cui non è conforme alle disposizioni dell'articolo 1, comma 7, della legge 190/2012 conferire in un ente locale l'incarico di Responsabile prevenzione corruzione trasparenza (Rpct) a un funzionario di categoria D in presenza di una struttura dirigenziale.
L'articolo 1, comma 7, della legge 190/2012, prevede che negli enti locali i compiti di Rpct devono essere svolti, di norma, dal segretario comunale, previsione ribadita nel Piano nazionale anticorruzione, che ha chiarito che eventuali scostamenti dalla norma devono essere adeguatamente motivati.
Da una verifica effettuata sul sito istituzionale di un ente locale, Anac ha riscontrato che con decreto sindacale è stato conferito l'incarico di Rpct ad un funzionario avvocato categoria D3, iscritto all'albo speciale avvocati di enti pubblici dal 2017, collocato nella struttura subordinata al segretario generale, al quale a sua volta sono state attribuite funzioni gestionali (personale, ufficio legale, igiene urbana, Suap, ambiente). La scelta dell'amministrazione è stata quella di affidare i servizi alla figura garantista del segretario generale, possibilità, peraltro, prevista dal regolamento degli uffici e servizi adottato dall'ente in questione.