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10/06/2020 - I piani di fabbisogno del personale e le nuove logiche assunzionali

tratto da Azienditalia 6/2020
I piani di fabbisogno del personale e le nuove logiche assunzionali
di Erminia Giorno - Segretario generale della Camera di commercio di Cosenza e Daniele Ziccarelli - Responsabile ciclo di gestione della performance della Camera di Commercio di Cosenza
 
Il “mestiere” del dipendente pubblico è tra i più belli al mondo, poiché egli lavora “su” l’interesse pubblico. Questa la traiettoria che deve essere percorsa sin da quando si concepisce la fase di acquisizione delle risorse umane: la Pubblica Amministrazione ha il compito di generare valore non per essa ma per la comunità e il territorio. Le Pubbliche Amministrazioni, dopo anni di blocco del turn over, si accingono a vivere una nuova fase, che deve essere attraversata dirigendo il cambiamento e, quindi, quale occasione unica di acquisizione delle migliori risorse umane. Il lavoro effettua una carrellata delle più recenti disposizioni normative allo scopo di allineare l’indispensabile presupposto giuridico. Altrettanto e non altrettanto scontato presupposto è la concezione della risorsa umana quale valore. Occorre quindi partire dalla Pubblica Amministrazione quale luogo bello e attrattivo, e convincersene dall’interno. I Piani del fabbisogno non vanno vissuti quale adempimento, ma come strumenti per il cambiamento e il valore pubblico; altrettanto cambiamento di prospettiva va svolto sui profili professionali, sulle procedure di reclutamento: l’adempimento è il modello burocratico quale mero presupposto, la generazione di valore pubblico come punto di partenza.
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Vi hanno detto che è bene vincere le battaglie? | Io vi assicuro che è anche bene soccombere, che le battaglie sono perdute nello stesso spirito in cui vengono vinte. || Io batto i tamburi per i morti, | per loro imbocco le trombe, suono la marcia più sonora e più gaia. || Gloria a quelli che sono caduti! | A quelli che persero in mare le navi di guerra! | A quelli che scomparvero in mare! A tutti i generali che persero battaglie, e a tutti gli eroi che furono vinti! | A gli infiniti eroi ignoti, eguali ai più sublimi eroi famosi.

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