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10/06/2020 - C'è una settimana di tempo per pagare l'acconto dell'Imu 

tratto da Italia Oggi - 09 Giugno 2020
C'è una settimana di tempo per pagare l'acconto dell'Imu 
di SERGIO TROVATO
Italia Oggi - 09 Giugno 2020
Ancora una settimana di tempo per pagare l' acconto Imu. Il termine ultimo per il versamento della prima rata è fissato al 16 giugno. Da quest' anno i titolari e detentori di immobili non sono più tenuti a pagare la Tasi, che è stata abolita dalla legge di Bilancio 2020. Obbligati a versare l' Imu sono tutti i contribuenti titolari di fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli. Sono invece esonerati dal prelievo gli immobili adibiti a abitazione principale, tranne quelli di lusso, ville e castelli. Pagano con lo sconto gli immobili inagibili, le unità immobiliari date in uso gratuito a parenti in linea retta, entro il primo grado, i fabbricati di interesse storico o artistico e quelli locati a canone concordato. Il versamento della prima rata è pari alla metà di quanto versato a titolo di Imu e Tasi per il 2019. Devono versare l' acconto i titolari di fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli. Sono esonerati i titolari di immobili destinati a prima casa e equiparati, con relative pertinenze.
Non fruiscono dell' esenzione i fabbricati iscritti nelle categorie catastali A1, A8 e A9, vale a dire immobili di lusso, ville e castelli, per i quali il trattamento agevolato è limitato all' aliquota e alla detrazione. A differenza degli anni precedenti, per queste unità immobiliari è prevista l' applicazione di una aliquota del 5 per mille (fino al 2019 era il 4 per mille), che i comuni possono aumentare di 1 punto percentuale, e una detrazione di 200 euro. Peraltro, l' aliquota può essere ridotta senza limiti e perfino azzerata. L' aliquota di base per tutti gli altri immobili, a partire dalle seconde case, è fissata nella misura dell' 8,6 per mille, che gli enti locali possono aumentare fino al 10,6 per mille. Quest' ultima può essere ulteriormente aumentata fino all' 11,4 per mille, ma solo dagli enti locali che intendono confermare l' ex maggiorazione Tasi, già deliberata dai consigli comunali negli anni precedenti nella misura massima dello 0,8 per mille.
Sono esenti dall' Imu anche i terreni agricoli. Oltre ai titolari di terreni montani o di collina, non pagano i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Sono soggetti al prelievo, ma in misura ridotta, i fabbricati inagibili o inabitabili, e di fatto non utilizzati, le unità immobiliari concesse in comodato a parenti in linea retta, entro il primo grado, e, infine, i fabbricati di interesse storico o artistico. Per questi immobili, gli interessati hanno diritto a una riduzione della base imponibile nella misura del 50 per cento. Mentre, per le abitazioni locate a canone concordato lo sconto è fissato al 25 per cento. Essendo stata abolita la Tasi, sia i proprietari degli immobili che gli inquilini non sono più tenuti a versare l' imposta sui servizi indivisibili. Occorre versare il 50% dell' importo che è stato pagato nel 2019 per Imu e Tasi.
Il saldo dovrà essere pagato entro il 16 dicembre, a conguaglio di quanto dovuto per l' intero anno, facendo riferimento a aliquote e detrazioni deliberate per il 2020. I comuni hanno tempo fino al prossimo 31 luglio per deliberare aliquote, tariffe, detrazioni, riduzioni, per adottare i regolamenti sulle entrate e per approvare il bilancio di previsione. Il dipartimento delle finanze con circolare 1/2020 si è espresso sulle modalità di calcolo della prima rata, atteso che la Tasi è stata abolita e si è innalzato il tetto massimo fissato per le sole aliquote Imu (10,6 per mille, 11,4 solo in caso di applicazione dell' ex maggiorazione Tasi), che fino allo scorso anno rappresentava la soglia massima per i due tributi. Secondo il Mef i contribuenti devono pagare «in sede di acconto la metà dell' importo versato nel 2019». Il pagamento può essere effettuato con F24 o tramite bollettino di conto corrente postale.
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