10/06/2020 - Caos per le feste di fine anno
tratto da Italia Oggi - 09 Giugno 2020
Caos per le feste di fine anno
di EMANUELA MICUCCI
Italia Oggi - 09 Giugno 2020
Dal semplice saluto l' ultimo giorno di scuola alle feste di fine anno nei parchi il passo è breve. Ma la contravvenzione della legge è dietro l' angolo. Tra annunci dei rappresentanti del governo e dichiarazioni del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l' emergenza covid19, la chiusura dell' anno scolastico all' epoca del coronavirus sta subissando gli urs delle richieste da parte di dirigenti scolastici ed enti locali di pareri sulla possibilità di svolgere attività scolastica in presenza nell' ambito delle iniziative di fine anno 2019/20. Se, infatti, il Cts è stato chiaro nello spiegare che è possibile tornare a scuola per un saluto rispettando tutte le norme di sicurezza. La viceministra all' istruzione Anna Ascani ha garantito gli incontri tra alunni e docenti per salutarsi l' ultimo giorno di scuola sono possibili «purché siano all' aperto e nel pieno rispetto dei divieti di assembramento e delle regole di distanziamento e di protezione individuale», «anche oltre la data prevista per la fine delle lezioni, come si sta facendo in diversi comuni». Ci sono, infatti, enti locali che non hanno esitato a cogliere subito l' occasione per organizzare vere feste di fine anno.
In Liguria nel savonese il sindaco di Bergeggi Roberto Arboscello ha previsto per domani, 10 giugno, una festa nella piazza del paese per gli alunni della V primaria: un vero evento, con grande risonanza mediatica, per il quale si mobilita anche il mondo dello spettacolo. Eppure, almeno fino al 15 giugno in base ai decreti governativi sono vietate feste ed eventi privati e pubblici anche all' aperto, così come l' accesso di bambini o ragazzi a luoghi destinati ad attività ludiche, ricreative ed educative al chiuso o all' aperto con l' ausilio di operatori. Nella Bassa modenese, il comune di Concordia ha organizzato da sabato scorso una prima grande festa di fine anno nel parco che coinvolgerà, a turno, i ragazzi dell' ultimo anno di materna, primaria e medie. Anche dal comune di Carpi è arrivato il via libera per feste di fine d' anno a scuola o nei parchi, autonome o in accordo con docenti volontari. Tuttavia, proprio dall' usr Emilia Romagna emergono indicazioni chiare sulle iniziative di fine anno scolastico. In una nota del 29 maggio il direttore Stefano Versari spiega che queste «non potranno configurarsi» «quali attività di natura didattica, essendo le stesse sospese».
Infatti, il Dpcm del 17 maggio scorso conferma fino al 14 giugno 2020 la sospensione dei servizi educativi per l' infanzia e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. E, dopo tale data, l' anno scolastico è terminato. Né, prosegue Versari nella nota, «si ravvisa» che le iniziative di fine «possano costituire attività indifferibili che giustifichino il lavoro in presenza del personale della scuola». Dal 8 marzo, infatti, è disposto dal ministero dell' istruzione e più volte confermato la presenza di personale docente nelle scuola solo per lo svolgimento di attività di didattica a distanza, mentre per il personale Ata la presenza nell' istituto scolastico è possibile limitatamente alle attività ritenute indifferibili, nel rispetto delle condizioni di sicurezza. Allo stesso tempo, osserva Versari, «non si individuano motivi ostativi a che gli enti locali, informate le istituzioni scolastiche, realizzino, in tempi e spazi extrascolastici, attività pure extrascolastiche di socializzazione volontaria, che consentano, in sicurezza, il recupero simbolico del momento conclusivo di un percorso formativo».