22/04/2020 - Recupero somme indebite

Pubblicato il 21 aprile 2020

Un sindaco ha chiesto un parere in merito possibilità di recuperare le maggiori somme fatte confluire nel fondo risorse decentrate, mediante rinuncia alle capacità assunzionali prevista dall’art. 1, commi 226 e 228 della legge di bilancio n. 208/2015, e al relativo computo.

I magistrati contabili del Veneto, con la deliberazione 66/2020, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 15 aprile, hanno ribadito, richiamando la normativa vigente in materia e specificamente l’art. 1, commi 226 e 228 della legge n. 208/2018 e gli artt. 3 e 4 del d.l. 90/2014, che allo scopo di recuperare risorse finanziarie indebitamente erogate dai fondi incentivati di anni precedenti, nei limiti previsti dalla normativa vigente in materia, il tetto di spesa annuale destinato a nuove assunzioni può essere utilizzato, in tutto o in parte, per il recupero delle somme indebite ovvero per il ripiano dei fondi incentivanti costituiti in eccesso.

La Corte dei Conti ha ricordato che l’eventuale quota residua di capacità assunzionale, non utilizzata per recuperare le somme indebitamente erogate dai fondi incentivanti degli anni precedenti, potrà continuare ad essere utilizzata per finanziare nuove assunzioni di personale, nel medesimo esercizio o nei successivi, entro i limiti quantitativi  e temporali di facoltà di utilizzo dei c.d. resti, come stabiliti dall’art. 3, comma 5, quarto periodo del d.l. 90/2014, ovvero determinati secondo le regole vigenti all’epoca delle cessazioni dal servizio (si veda Corte dei Conti, Sez. Aut., del. n. 17/2019).

Pertanto, secondo la magistratura contabile, nella deliberazione in commento la rinuncia, in tutto o in parte, alle capacità assunzionali dell’ente, ovvero all’utilizzo dei c.d. resti assunzionali, al fine del recupero di somme indebitamente erogate ovvero confluite in eccesso nei fondi risorse decentrate di anni precedenti, deve essere calcolata in base alle regole vigenti all’epoca in materia.

Leggi la deliberazione
CC Sez. Controllo Veneto del. n. 66 – 20